Fuoco di Birra dell’Eremo
Tripel di stampo ortodosso, la Fuoco firmata da Birra dell’Eremo (Capodacqua d’Assisi, Perugia) tiene fede al proprio nome offrendo una sorsata che avvampa con il calore dei suoi 8,5 gradi alcolici, ma con gesto nel complesso garbato, senza ustioni di sorta.
L’entrata in scena è degna del rango stilistico al quale si fa riferimento: colore dorato pieno, trama visiva pulita, schiuma bianca torreggiante in mescita e più che discretamente durevole. Poi silenzio, ché parte il monologo della protagonista: prima in chiave olfattiva, con un ventaglio odoroso energico e da disciplinare (panificato dolce a media cottura, pera, mela, banana, chiodo di garofano, vaniglia, fiori di sambuco); poi nella triplice dimensione dell’assaggio, spazio in cui si dispiegano una corporatura medio-rubusta, un’equilibrante bollicina di refrigerante vivacità, un iter palatale abboccato in avvio per scendere poi rapidamente a quote asciutte e addirittura secche nel finale, una parabola amaricante assai alla briglia, tale da rendere impressioni conclusive di generale dolcezza. Dolcezza assassina.
Fuoco di Birra dell’Eremo
Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Tripel
Colore: dorato
Gradi Alcolici: 8.5% vol.
Bicchiere: Tulipano svasato
Servizio: 10-12 °C