Europa: i numeri della Grande Sete
Quanta sete circola in giro per l’Europa? Quali sono i Paesi in cui si registra un rapporto con la birra da veri stakanovisti? La risposta è arrivata lo scorso dicembre dalla ricerca “Il contributo della birra nell’economia europea” effettuata dalla Ernst&Young, che ha fotografato, aggiornandola, la speciale graduatoria che mette in fila i paesi comunitari in base al consumo pro capite. Fornendo al tempo stesso anche qualche altro interessante dato a livello globale. Con 390 milioni di ettolitri nel 2012 (e un +2% rispetto al 2010) la UE si piazza ad esempio al secondo posto fra i produttori mondiali, davanti a Stati Uniti (con 230 milioni di ettolitri), Brasile (134) e Russia (97) e alle spalle della sola Cina e dei suoi 443 milioni di ettolitri. Con circa 4.500 birrifici sparsi in lungo e in largo la UE rappresenta inoltre il territorio con il maggior numero di attività a livello mondiale: fra queste quasi 1.300 hanno sede in Germania, seguita dal Regno Unito con 1.100, Francia (oltre 500), Italia (425 alla chiusura della ricerca, ma sappiamo che il numero è in crescita costante), Repubblica Ceca (213), Austria (171), Belgio e Olanda (165), Danimarca (150), Polonia (132) e Spagna (132). Una classifica, è giusto ricordarlo, che comprende non solo il mondo dei piccoli produttori, ma anche i grandi marchi. La vocazione all’export marchia principalmente le produzioni di Belgio e Olanda, che esportano il 60% delle proprie etichette, e ancora la Danimarca con un 48% circa, mentre l’Italia si accontenta di spedire fuori confine grossomodo il 17% delle sue birre. Ma torniamo agli animali da banco. In termini di consumo pro capite, con dati riferiti al 2011, è la Repubblica Ceca con i suoi 145 litri ad abitante a guidare solitaria e irraggiungibile la graduatoria: seguono affiancate Austria (108) e Germania (107), la Lituania con 96 litri, la Polonia con 95, la Romania con 89, la Finlandia con 87, l’Irlanda e la Croazia con 86 fino alla Grecia, fanalino di coda con appena 11 litri a persona.
E l’Italia? Il Bel Paese si assesta attualmente sui 29 litri, nonostante gli sforzi di una Sardegna che da sempre tira la carretta tricolore con quasi 60 litri ad abitante scolati ogni anno. Dura insomma scalare fino ai vertici, ma si sa, finché c’è sete c’è speranza.