Duvel del birrificio Moortgat
Birrificio |
Birra |
Note |
![]() Brouwerij Moortgat NV |
![]() |
Fermentazione: Alta Stile: Golden ale Colore: Biondo Gradi Alcolici: 8,5% vol. Bicchiere: Tulipano Servizio: 10-12°C |
La storia della Duvel comincia, come visto a cavallo fra le due guerre mondiali, quando il proprietario della brouwerij chiede al rinomato esperto della celebre università di Lovanio Jean de Clerck (lo stesso che poi collaborerà con padre Theodore dei trappisti di Chimay) di analizzare per lui una bottiglia di McEwan’s Export, una delle ales inglesi che andava per la maggiore in Belgio in quegli anni. Allora rifermentata in bottiglia, questa birra da modo al noto scienziato di isolarne il lievito usato, che viene poi ri-coltivato in proprio dalla Mortgat stessa. Il lievito è alla base della nuova birra che “vede la luce” dopo 15 esperimenti produttivi; e doveva essere proprio particolare, visto che il mastro birraio, appena dopo il primo assaggio (narra la leggenda) esclama: “Demonio di una birra!” (il termine inglese devil si traduce in fiammingo duvel); da qui il nome. La birra era di un colore ambrato carico, quasi marrone: solo dal 1970, e sempre con la collaborazione di Jean de Clerck che “ricoltiva” un secondo ceppo di lievito, alla Duvel originaria viene affiancata una Duvel golden ale, quella che ancora oggi rimane un classico fra le strong ales, oggetto di infinite imitazioni. Brassata con orzo estivo francese e belga, maltati in esclusiva per la Moortgat, luppolata con Styrian Goldings e Saaz, la birra viene sottoposta a una sequenza di fermentazione a caldo e a freddo che dura dai 3 ai 4 mesi ed oltre, fino a raggiungere un IBU finale fra 29 e 31.
Nonostante la robusta gradazione alcolica, è birra estremamente fragrante, anche se di non di facilissima beva. Il colore è un giallo paglierino, nettamente pulito, con una schiuma fine ed abbondante, che trova nel calice svasato il proprio miglior contenitore. L’aroma è allo stesso tempo asciutto e fruttato, ricorda alcuni spumanti brut;spiccano la potenza dell’alcool, la frutta bianca (pere williams), lo zucchero candito. L’impatto al palato è notevole: è birra robusta, dal gusto maturo, spiccatamente amarognolo. Vi ritorna l’alcool, insieme ad un lievito netto e asciutto, che ben ripulisce, in un finale delicato e corretto, le note fruttate e mediamente zuccherose che si alternano nel gusto. Decisamente frizzante, ha corsa lunga e sostenuta.
Breedonk (nord di Bruxelles).