Drago Verde del birrificio Lambrate
C’è un piacere anche mentale nel felicitarsi per le virtù di una bassa fermentazione che, alla prova del banco e della pinta, se la gioca ad armi sostanzialmente pari con tante Ales, pur fisiologicamente meglio equipaggiate. Ed è proprio un bel bicchiere questa American Lager targata Lambrate, integralmente affidata – e non ne fa mistero, peraltro – alle virtù del luppolo, per combattere la battaglia della competizione sensoriale.
Snella e provvista di una beva “da velocista”, introduce, con le sue dorature luminose e brillanti, un impianto olfattivo di grande e voluta immediatezza, ma non per questo banale: chi ha detto infatti, che la semplicità di tratteggio debba tradursi in ordinarietà o, peggio, in mediocrità? E appunto così non è, nel caso specifico: le direzioni aromatiche non saranno molte (c’è cereale fresco, panificazione, agrume, freschezza di pino), ma di sicuro risultano ben percorse e, nel sovrapporsi, assortite in modo armonico. Facendo, altro punto a favore, da preludio a una sorsata dalla quale si riceve ciò che il naso ha fatto sì che ci si aspettasse: linearità, facilità d’interpretazione, fluidità di consumo e pieno appagamento rispetto all’esigenza di portare ariosità e di svolgere una sacrosanta missione dissetante. Incipit sostanzialmente neutro, passaggio intermedio in cui si bissano le percezioni odorose già captate alle narici, un finale consacrato al più tipico “alleluia” amaricante. Come dire: 4 gradi, ma messi in banca e fatti fruttare benino, davvero.
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Drago Verde del birrificio Lambrate
Fermentazione: Bassa
Stile: American Lager
Colore: Chiara
Gradi alcolici: 4% vol.
Bicchiere: biconico
Servizio: 5-7 °C