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Blonde del Birrificio dell’Aspide

Bionda, ma non sempliciotta: tutt’altro. Un caratterino niente male, la Blonde del Birrificio dell’Aspide: e sì che dovrebbe rappresentare il prodotto d’ingresso della gamma. Ma quando ai fornelli (e l’espressione è tutt’altro che semplicemente metaforica, trattandosi di un impianto con cotture a fiamma diretta) ci sta un furfantello come Vincenzo Serra, ebbe’ allora stiamo pur certi che di scontato troveremo poco o niente. E dunque. In questo caso, per le mani, abbiamo un’alta fermentazione sincretica, per più aspetti; che, quanto ad appartenenze stilistiche, fa riferimento al perimetro delle Golden Ale. Il cui paradigma, peraltro, viene interpretato secondo indirizzi assolutamente personali.

Il colore è chiaro, un paglierino carico e intensamente velato, oltre che provvisto di schiume ampie, fini e di pregevole spessore. L’arco olfattivo è ricco, sfaccettato: fiori (ginestra, glicine), frutta (pesca, mela gialla, melone), spezie (pepe); toni erbacei (maggiorana fresca, cedrina) e agrumati (lime) apportati dai luppoli (Herkules in amaro; Citra, Mosaic e Cascade per in aroma). La bocca è equilibrata, palpabile e vibrante insieme: succosa in principio, grondante di rilasci aromatici a centro corsa e spietata come una Saison nella chiusura recisa, secca e di energico taglio amaricante; preludio a un retronasale in cui si dilatano ancora una volta spezie e, in particolare, un’eco pepata. Encomiabile il saldo alcolico: 5.5 gradi; e la sete d’estate è sistemata.

Blonde del Birrificio dell’Aspide

 

Fermentazione: Alta
Stile: Golden Ale
Colore: paglierino carico
Gradi alcolici: 5.5 %
Bicchiere: Calice a chiudere
Temperatura di servizio: 7-9°