Blackout del birrificio Rurale
La Blackout una delle etichette bandiera della ciurma di Rurale; ed è una di quelle bevute che, di quando in quando, nel tempo, vale a nostro avviso la pena ripetere, per tenerne viva la memoria e la nozione sensoriale, a fronte di una maggior notorietà che, tra le “sorelle”, premia senza dubbio il ramo american della produzione firmata dal marchio brianzolo, con base operativa a Desio. Eppure, anche questa Stout è una bevuta mirata, consapevole e di piena piacevolezza: oltretutto dotata di un ingombro alcolico decisamente coscienzioso, giacché il volume si ferma a un valore percentuale del 4 punto 2. E insomma, la sorsata è capiente, la falcata veloce; nonostante le caratterizzazioni torrefatte pretese dal disciplinare di genere ci siano tutte, e siano assolutamente al loro posto. Colore nero, denso e assolutamente non traslucido, schiuma nocciola ampia quanto basta; poi gli aromi, decisi e dark, senza mollezze: orzo tostato, un pizzico di salsa di soia pure, l’oleosità compensante della frutta secca (noce e mandorla). E si passa all’assaggio, nel quale ritroviamo gli assetti di base già disegnati in olfazione, ricondotti in un percorso coerente in termini di prevalenze tostate: provvisto quindi anche di un guizzo acidulino, oltre che di un retronasale lungo, votato a suggestioni da caffè freddo. Essenziale, ortodossa, affidabile.
Blackout del birrificio Rurale
Nazione: Italia
Fermentazione: Alta
Stile: Stout
Colore: Nero
Gradi alcolici: 4,2%
Bicchiere: pinta
Temperatura di servizio: 10-12 °C