Una Porter sui generis, senza dubbio, la Black Ball targata To Øl. Il marchio danese (beerfirm in Copenhagen) declina il canovaccio di genere anzitutto in versione American (Cascade, Centennial, Simcoe i luppoli in pista, gettati senza lesinare), quindi in edizione Robust (sostanziosa la miscela, che include malti Pils, Brown, Cara Munich, Chocolate, Smoked, più Roasted Barley, avena in fiocchi e zucchero Cassonade), spingendo con tanta verve sul pedale alcolico, da proiettarsi in territorio Imperial (l’etilometro alla fine segna quota 8%). Eppure, nonostante una vocazione all’eccessività, la sorsata è estremamente, sorprendentemente, dannatamente facile, ergo pericolosa.
Ma andiamo con ordine. L’estetica: colore ebano, massa liquida impenetrabile (salvo austere bordature granato), schiuma nocciola fine, compatta, ampia e tenace; poi il naso: orzo e caffè in tazza, liquirizia e frutta (prugne, mirtilli, ribes) sotto spirito, chinotto e rabarbaro, cioccolato alle scorze (arancia, mandarino) candite; e, alfin morire, la bocca: corpo medio-robusto, bollicina vivace ed equilibrante, discesa al petto calda ma non bruciante, iter abboccato in avvio per proseguire morbido e chiudere snello, parabola amaricante (di matrice erboristica, con richiami al nocino) in ascesa, sì, però rinunciando a deflagrazioni sgrazianti.
Black Ball del birrificio To Øl
Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Imperial Porter
Colore: ebano
Gradi alcolici: 8% vol.
Bicchiere: pinta, calice a chiudere
Servizio: 13-15 °C