Fermento ItaliaIn vetrina

Italian Harvest: ecco le birre italiane prodotte con luppolo fresco

Le birre prodotte con luppolo fresco sono ancora una novità in Italia. Si luppola molto, in alcuni casi senza criterio (basta abbondare con i made in USA) in altri con maestria, ma quasi mai con fiori appena raccolti. Il motivo è elementare: ancora scarseggiano i luppoleti nella Penisola e il viaggio dal campo al birrificio deve essere rapido visto che la qualità cala con il passare delle ore. Se qualche produttore del nord riesce a superare il confine ed ad approvvigionarsi in tempi rapidi, c’è chi ha optato per l’autoproduzione. Sicuramente l’esperienza dei birrifici agricoli, che tentano di coltivare in toto le materie prime usate per brassare, ha creato i presupposti per nuove harvest.

fresh hop

Quest’anno una scossa, in termini positivi, c’è stata; merito di nuovi piccoli appezzamenti sperimentali, uno su tutti quello del modenese Italian Hops, prima azienda a vendere luppolo coltivato in Italia. I nostri birrai si sono così potuti cimentare con l’utilizzo di coni freschi, una novità per molti, che magari hanno bisogno di tempo per migliorare tecnica e correggere i quantitativi. Possiamo dichiarare dunque ufficialmente aperta la caccia alle Italian Harvest.

Per agevolarvi nella missione proponiamo una panoramica sulla scena italiana che rientra nello speciale dedicato proprio alle wet hop pubblicato nell’ultimo numero di Fermento Birra Magazine.

Le harvest italiane: raccolto 2015

imperial pilsBirrificio Italiano
Partiamo doverosamente dal primo italiano che si è cimentato con i coni freschi: Agostino Arioli del Birrificio Italiano che produce la sua Imperial Pils da ben nove anni. Sono i luppoli freschi, varietà Tettnanger, ha dare la marcia in più a questa Pils che si fregia del titolo “imperiale” visto che la lancetta dei gradi (5,7% alc.) supera di poco il limite riconosciuto allo stile. Alla tradizionale wet hop di casa si è aggiunta quest’anno l’Arcadia Nugget, realizzata con un blend di Bibock e Nigredo al quale sono stati aggiunti 30kg di luppolo verde (Nugget).

Birrificio San Paolo
Graziano Milgiasso e Maurizio Griva, fondatori del Birrificio San Paolo, hanno cominciato a produrre forse la prima wet hop con luppoli italiani (2009). La folgorazione avvenne durante un viaggio negli Stati Uniti che permise ai due soci di prendere parte alla più grande festa mondiale di genere, il Fresh Hop Ale Festival a Yakima (Washington), valle ben nota per la coltivazione di luppolo. Una volta a casa cominciarono a seminare luppolo in un loro piccolo appezzamento a Savona, in Liguria. Oggi le piante sono 110 (60% cascade – 40% Centennial) e dopo una raccolta manuale finiscono il giorno dopo a Torino, nel whirpool del birrificio, regalando quei profumi agrumati e leggermente resinosi alla Ipé.

Birrificio del Forte
Il birrificio toscano come da tradizione anche quest’anno produce la Fior di Noppolo, un’ambrata di 6% alc, che accoglie in produzione (hopback) luppolo freschissimo, anche in questo caso, coltivato dallo stesso birrificio. Una curiosità: “Noppolo” è il nome con cui i nonni, nel dialetto versiliese, chiamavano la pianta del luppolo.

baladin nazionaleBaladin
La Nazionale fu la prima birra a definirsi 100% italiana: vengono usati in parte fiori, in parte luppolo secco, quest’ultimo realizzato a Pancalieri da un’azienda locale che tratta erbe officinali (il luppolo dopo viene pestato e compressato in pastiglie da 1kg). Nel progetto di “autarchia birraria” del Baladin, rientra anche l’affinamento di tecniche di conservazione del luppolo in fiore. Superata questa fase, dal birrificio fanno sapere che con il nuovo impianto l’obiettivo dichiarato sarà quello di lavorare prevalentemente con luppolo in fiore.

Birrificio Toccalmatto
Dry hopping di solo Nugget fresco e solo negli ultimi cinque giorni in modo da riuscire a caratterizzare la birra con tutti i sentori tipici del luppolo in fiore, ma evitando le note meno interessanti che una permanenza più lunga a contatto con la birra può comportare. Bruno Carilli ci offre una versione speciale della Skizoid
magari meno esplosiva di quanto programmato, ma più profonda e nobile, con un savoir-faire se vogliamo più inglese (terroso, speziato) e meno yankee (frutta tropicale). La facilità di fruizione rimane invece la stessa della versione classica (6,2%).

Birrificio Argo
Tra i migliori esempi presenti sul mercato merita segnalazione la Fresh Out dell’emiliano Argo (Parma), ottimo esempio di American Pale Ale (5,5% alc.) con il Cascade in fiore utilizzato in fine bollitura nel whirpool, a regalare freschezza con gagliarde sensazioni agrumate e resinose, ben avvinte alla base maltata. Un equilibrio che ritroviamo anche all’assaggio dove si presenta ampia, cremosa e scattante. 

harvest mastinoBirra Stavio e Birra Mastino
Molto convincente, per profumi e rapporto di bevuta, anche la NAfreshCA, che riporta la doppia firma di Birra Stavio e Birra Mastino. Nel bicchiere troviamo una schiuma molto compatta ed un colore oro brillante; nette note agrumate (arancia candita) ed erbacee (dovute all’importante dryhopping di Cascade). L’attacco maltato lascia subito il posto ad un finale secco dall’aromaticità floreale e leggermente speziata.

Free Lions
Andrea Fralleoni, il birraio, ha prontamente gettato i 50kg di Cascade fresco in infusione, nel filtro, dopo la bollitura. Ne è nata una birra leggera dal colore dorato e dai profumi floreali di camomilla, che si distingue per una diffusa, pacata, sensazione agrumata di cedro e mandarino. In bocca corre veloce lasciando in dote un amaro ben registrato, un corpo scorrevole e pulito e una netta sensazione di freschezza (alc. 4.5% vol.)

Brewfist
Da buon luppolatore anche il birrificio lombardo non si è lasciato sfuggire l’occasione di utilizzare fiori freschi, che ha impiegato in dosi massicce (100kg di luppolo per ogni birra) per due produzioni: una Pale Ale di 5% alc. con solo Nugget e una Bock 6,0% single hop di Cascade, un’ambrata dal colore intenso, pulita e beverina, dove i luppoli, particolarmente integrati, dialogano alla perfezione con le note tostate e caramellate.

Dada  
Il birrifico reggiano con la sua Hugo Fresh Hop ha trasportato la wet hop in terra inglese, partorendo una bitter, magari poco “verde”, ma estremamente godibile. Nella Hugo Ball Bitter finiscono 11 Kg di luppolo Cascade a fine bollitura. Il risultato è una birra di stampo anglosassone con sensazioni speziate, floreali, splendidamente innestate sull’architettura maltata (nocciola e mou), e ancora più session grazie ad un amaro finale piacevole e ad una leggera corrente acida.

Ducato 
Giovanni Campari risponde presente all’appello, aggiungendo una nuova birra all’interno del progetto dedicato alle single hop, chiamato Suprema Ratio. Nonostante le dosi massicce in whirpool e dry hopping, la birra si presenta molto educata al naso, contraddistinta da una gasatura cremosa e dall’elevata attenuazione.

Birra Amiata
Con la Contessa Harvest Edition il birrificio toscano (Arcidosso) cambia la luppolatura della propria IPA sostituendo Citra e Amarillo con Equinox e Soraci Ace e aggiungendo in dry hopping 10kg di Cascade in fiore (6,5° alc.). Poco carbonata si esalta con un servizio a pompa.

Birra del Borgo
birra del borgo fresh hopIl birrificio reatino approfitta del raccolto per produrre una 100% harvest con luppolo cascade utilizzato sia in bollitura che in whirpool. Si chiama Morning Rush, una birra dorata di ispirazione belga con un lievito belgian saison protagonista, fin troppo rispetto ai luppoli, dotata di una vena acidula evidente. La birra di 5% alc. è stata confezionata solo in fusto. La presenza di luppolo fresco ha dato vita anche ad una versione di Reale Extra dryhoppata con fiori freschi.

Vale la Pena
Anche il birrificio gestito dai carcerati di Rebibbia, ha prodotto una harvest chiamata Amarafemmena, una American Ipa ambrata di 5,8% alc., nata in collaborazione con il Birrificio campano Maltolibero. Il luppolo che la caratterizza è il Cascade, raccolto ed utilizzato entro 24h nella fase di whirpool, capace di donare alla birra freschezza di beva e un’amaro perenterio (44 IBU).

FRESH-lambrateMostofficina 671
La beer firm romana ha lanciato con il nuovo raccolto ben due birre: la Chacruna, una rye IPA di colore giallo paglierino con leggeri riflessi color arancio, dai profumi freschi ed agrumati regalati dal Cascade in fiore utilizzato in dry hopping; e la Holy Smoke, una best bitter di 4 % vol., dal colore rosso intenso con velature marroni e dal carattere maltato ben alleggerito dal luppolo fresco.

Lambrate
Non poteva mancare all’appello il milanese Lambrate, che per l’occasione tira fuori dal cilindro una IPA di 5% alc. con luppolo fresco Cascade e Nugget (utilizzati sia a caldo durante la cotta che a freddo in dry hopping). Il risultato? Una birra ben bilanciata in cui l’aroma del luppolo fresco si fonde con la dolcezza dei malti.

Statale Nove 
Il birrificio bolognese ritocca la Gaia, una Summer Ale in versione wet, aggiungendo solo luppolo Cascade in dry hopping nelle ultime due settimane prima del confezionamento, conferendo alla birra un tocco particolarmente agrumato e verdeggiante.

ulula civaleCivale
Ulula è invece la creazione del piemontose  Civale che approfitta del raccolto per realizzare un’american amber ale di stazza alcolica importante (7% alc) dove trovano spazio Amarillo e Cascade (hopback e in dryhopping). Dotata di un bel colore ambrato carico e riflessi rubino, emana note di agrumi, pompelmo e frutta esotica.

Birradamare
Il birrificio laziale ha optato per una bassa fermentazione, un’american lager chiamata Cool hop, leggera e dissetante connotata da un taglio aromatico elegante e bilanciato, grazie ad una luppolatura che emerge più in aroma che in amaro.

kamun fresh hopKamun
Molte le versioni harvest edition realizzate partendo da una ricetta già presente in gamma. Tra queste troviamo la Prima Lux del birrificio alessandrino Kamun, una Golden Ale che vede l’impiego di 30 kg di Cascade fresco.

Birra Cerqua
Il brewpub bolognese con la collaborazione dell’azienda agricola Tampieri di Dozza, per l’occasione ha sfornato Lu.Bo., un’IPA dal colore ambrato e dal lieve profumo floreale e di caramello, e un deciso finale erbaceo.

Piccolo Birrificio Clandestino
Il birrificio livornese ha realizzato una birra con Cascade fresco, chiamata Gatta Bianca ispirata alle White IPA.

Birrificio Emiliano
Ben tre le birre realizzate con il luppolo verde da Emiliano Govoni: due rivisitando ricette già presenti, come la Forum Gallorum, chiara stile kolsh da 4.9% vol e la Macario Gomez, double ipa da 8.0%vol; e una nuova etichetta, la Mc Nugget, single hop light Ipa da 4.5 vol.

 

[divider]PER APPROFOONDIMENTI[/divider]

Per ulteriori informazioni si rimanda al numero 24 della rivista Fermento Birra Magazine.

6 Commenti

  1. anche la GATTA BIANCA FRESH HOP del PICCOLO BIRRIFICIO CLANDESTINO è stata fatta col cascade fresco di Italian Hops Company, e meritava di essere mensionata, tanto è buona!!!!

  2. Anche il birrificio Emiliano ha prodotto 3 birre utilizzando il luppolo fresco di Italian Hops Company.
    Forum Gallorum,chiara stile kolsh da 4.9% vol e Macario Gomez double ipa da 8.0%vol con utilizzo di Cascade fresco in sostituzione a quello normalmente presente in Pellet, una nuova ricetta è poi stata creata per l’utilizzo di Nugget fresco come unico luppolo, la Mc Nugget -single hop light Ipa da 4.5 vol.

  3. Anche la nostra La-Mia è tutta prodotta da luppoli italiani coltivati da noi, vi invito a guardare il sito ragazzi
    Un saluto da I Tri Bagai