Birra e bicchieri: l’American Ipa glass
Avendo parlato della pinta americana, non potevamo omettere di riferire come la via statunitense al bicchiere da birra abbia di recente prodotto un modello ancora più specifico nella sua appartenenza territoriale e stilistica. Eh sì, oltre il segno marcato dallo stesso shaker, il più yankee dei bicchieri yankee, c’è l’Ipa glass, il cui disegno – esattamente come l’italiano teku è stato partorito dal confronto di idee tra Teo Musso e Lorenzo Kuaska Dabove – rappresenta il frutto di un brain trust in cui figurano due grandi nomi del movimento craft d’oltreoceano: quelli di Sam Calagione (patron del marchio Dogfish Head) e di Ken Grossman (suo omologo in Sierra Nevada), accanto ai quali troviamo Georg Riedel, proprietario della compagnia vetraria tedesca Spiegelau.
Ebbene, i tre, decisi a creare un bicchiere specifico per lo stile che più di ogni altro ha dato impulso alle produzioni a stelle e strisce, nella loro marcia trionfale alla conquista dei palati di tutto il mondo, hanno lavorato a lungo, selezionando morfologie, volumi e dimensioni, effettuando – lungo il corso di più o meno un anno – una selezione atta a eliminare, step by step, le geometrie meno performanti, restringendo progressivamente il campo fino ad arrivare a quello che, secondo loro, incarna la soluzione ideale.
Dal punto di vista morfologico, si tratta di una struttura divisibile in due parti: quella inferiore è un tronco di cono rivolto verso l’alto, mentre quella superiore corrisponde sostanzialmente al ventre di un tulipano slanciato. La cui sagoma bombata, terminante in leggero restringimento sommitale, provvede a convogliare gli aromi (del luppolo in specie) con energia verso l’alto; mentre la base troncoconica – che fa anche da impugnatura – è provvista, lungo la propria superficie, di ondulazioni orizzontali tali da garantire alla massa liquida areazione continua, a incentivare, fin dal basso, la diffusione del patrimomio aromatico della birra. Questo, almeno, è quanto riferiscono i tre ideatori di un bicchiere che, entrato in scena nel 2013, si è fatto notare soprattutto per la curiosità della sua silhouette. Misure fondamentali: capienza 54 centilitri, altezza 18,6 centimetri e diametro massimo 8,2 centimetri.