Atlas del birrificio Black Project
Birra sorella della Thor, la Atlas della scuderia statunitense Black Project (Denver, Colorado) inverte, rispetto alla ricetta dell’etichetta complementare, le proporzioni reciproche dei due frutti la cui aggiunta è l’elemento cardine di questa esperienza. La Atlas sul peso totale delle bacche conferite in macerazione conta una quota percentuale di ribes nero al 75% e di prugne al 25%. Ebbene, le differenze ci sono, eccome.
In questo caso il colore è più chiaro: un cremisi, diffusamente velato e ugualmente scarno di schiuma, quest’ultima in tinteggiatura rosata. Simile, tuttavia, è il comportamento olfattivo, almeno nelle intensità e nelle affilatezze, pur cambiando le sfumature. Il ventaglio aromatico, ugualmente di timbro selvatico (il funky del Brett, le muffiture da legno umido, la nasalità volatile dell’acetobacter), ripropone al centro un architrave fruttato, in versione yogurt e liquoroso-ossidativa, ma con inclinazioni più fresche, a evocare un melange che sembra includere anche corniole e lamponi. Di nuovo allineata, invece, è la parabola gustativo-palatale: scorbutica a tratti eppure complessivamente smussata, ancorata alla direttrice di una vivace acidità, capace di esercitare il proprio impeto con estremo controllo, senza zuffe (anche grazie all’ausilio levigante dei 7 gradi alcolici) con amaricature o astringenze di sorta.
Atlas del birrificio Black Project
Nazione: Stati Uniti
Fermentazione: spontanea
Stile: Wild Fruit Ale (con ribes nero e prugne)
Colore: violaceo
Gradi alcolici: 7% vol.
Bicchiere: calice a chiudere
Servizio: 12-14 °C