Aran del Birrificio Argo
“Battezzata” con esplicito richiamo all’Irlanda (e quindi al suo “way of brewing”), la Aran non tradisce davvero la caratura di tale “riferimento nobile”, né le aspettative che può suscitare. Al contrario, il prodotto (attualmente) di punta della gamma Argo (Lemignano di Collecchio, provincia di Parma) si rivela assolutamente all’altezza del nome che porta e anche del cognome, intendendo con ciò la dichiarata appartenenza stilistica, quella delle Stout: una categoria di cui, in questo caso, si interpretano i canoni con la relativa facoltà di movimento che è comunque accordata a chi brassa, ma con assoluto rispetto di quei “fondamentali sensoriali” che, della tipologia, stabiliscono il “perimetro di riconoscimento”. L’ampio preambolo (quasi una captatio benevolentiae) per dire che questo sorso lo avvertirete morbido morbido: forse tanto da risultare fin troppo “kind” per i palati più affezionati a certe contundenze caratteriali delle Dry Stout; eppure, se accolto nel suo voler essere “smooth”, non solo assolutamente godibile in sé, ma anche per nulla passibile di eresia, in ordine al dogma di specie.
Già all’occhio, le tinte sono quelle giuste: prevalenza di nero e bordature “cappuccino”. E fedele alla linea è anche l’ofatto: orzo tostato, farina di castagne, caramello bruno, rametto di liquirizia, suggestioni di frutta secca assai dense, pannose, tra latte di mandorle e amaretto. Una felpatura che contrassegna anche la bevuta, sotto il profilo sia tattile, sia propriamente gustativo: la bocca sperimenta così un percorso in cui l’amaricante finale certo non manca (anche di timbro vegetale, non solo torrefatto), però risulta decisamente “cremificato”, smussato, addomesticato. In cifre: 27 Ibu, 4.5 gradi alcolici; quindi da consumare anche con tranquillità.
Aran del Birrificio Argo
Fermentazione: Alta
Stile: Stout
Colore: Nero
Gradi Alcolici: 4.5% vol.
Bicchiere: Pinta
Servizio: 10-12°C