Alcune domande sul travaso
Salve,
vorrei sapere il metodo corretto per travasare la birra a fine fermentazione, quando attacco un tubo di plastica per alimenti ben disinfettato al rubinetto del primo bidone dove c è la birra e a caduta versarlo in un altro. Le domande sono?
– il bidone dove cade la birra deve esser aperto sopra e quindi può stare a contatto dell’aria?
– quanto tempo deve stare nel secondo bidone prima dell’imbottigliamento?
– oppure devo pescare dall’alto la birra del primo bidone e versarla nel secondo sempre con l’uso di un tubetto
– servono filtri tipo garze?
Risponde Matteo Billia
Per i travasi l’importante è che il mosto non venga stressato, spostato con troppa violenza o vigore. Evitare il contatto assoluto con l’ossigeno e l’aria è impossibile, nonché inutile: piccole quantità d’aria a volte sono addirittura necessarie per far svanire alcune puzze come di zolfo o simili. Io personalmente non utilizzo rubinetti (più difficili da detergere bene) ma infilo il tubo nell’apertura superiore. Non serve alcun filtro, basta avere l’accortezza di lasciare sul fondo il deposito torbido della fermentazione.
Se la birra travasata è pulita e sul fondo del fermentatore precedente i residui erano pochi, si può proseguire con l’imbottigliamento, altrimenti dopo ancora un giorno di riposo, un altro travaso è auspicabile