Abiura del birrificio Brùton
Punto d’approdo di un cammino di ricerca organolettica iniziato ben prima del suo debutto (avvenuto nel settembre 2014), la Abiura, prima Saison ufficiale della gamma Brùton, è probabilmente destinata – nella versione attualmente circolante – a rappresentare non il capolinea di quel percorso, non la fermata ultima e definitiva, ma piuttosto una tappa nel contesto di un itinerario destinato a configurarsi come forma di evoluzione continua: a piccoli passi, ma continua, almeno fino a quando – se conosciamo bene le attitudini di Iacopo Lenci e Andrea Riccio (i due alchimisti della sala cottura dell’impianto di Ponte a Moriano, nei pressi di Lucca) – la ricetta dovesse trovare un suo equilibrio più o meno ideale. A noi, però, piace pensare che questo prodotto debba avere invece una sua vita dinamica, votata a una parabola di scostamenti graduali, nell’arco di una crescita senza soste. Ciò, sia chiaro, nonostante la bottiglia stappata nell’occasione presente abbia dato piene e sostanziose gratificazioni: tali e tante per cui, così come si è presentata, potrebbe tranquillamente costituire una stazione d’arrivo del progetto che l’ha generata.
La birra dedicata a Galileo Galilei ha davvero stoffa: immagine accattivante, coi suoi colori dorati e la schiuma generosa, tenace; profumi articolati e freschi (pesca; fiori di cotone e lavanda; note di zenzero e pepe, nonostante non vi siano spezie direttamente aggiunte); un assetto gustativo da equilibrista, in bilico tra polposità fruttate, le volumetrie snelle dei suoi 6.5 gradi alcolici, amaricature sottili ma nette, le lame roteanti di una secchezza e di un’acidulità che rendono la bevuta fulminea e tesa, nervosa, vibrante.

Abiura del birrificio Brùton
Fermentazione: Alta
Stile: Saison
Colore: Dorato
Gradi alcolici: 6.5
Bicchiere: Tulipano
Servizio: 7-10 °C