Blond del birrificio Extraomnes
Metti nel mirino il tuo bicchiere di Blond e hai come l’impressione di vederla. Uno di quei donnini di ferro, corporatura minuta ma carattere da wrestler, che ti squadra sorniona, mani sui fianchi e gomiti in fuori, pensando (e dopo non le dimenticherai, quelle parole): mi vedi piccina, ma se si mi gira, ti prendi una di quelle bastonate che non te la scordi più.. Perché è così, lei: bassa statura (alcolica: 4.4%) e incarnato chiaro, tendente al pallido: per giunta alleggerito ulteriormente da un fitta zazzera di schiuma di quel biondo nordico che è quasi albino. E inevitabilmente sei tentato dal dire che, con quei colori, con quelle “dimensioni”, non potrà mai farti male.
Così la porti al naso: affondandolo in profumi campestri e un po’ rustici – frutta a pasta bianca (pesca, ananas); agrumi a scorza gialla (lime), di cui avverti l’affilatezza bitter dell’albedine; suggestioni erbacee e vegetali-balsamiche (nipitella) – che, sostanzialmente, confermano la tua valutazione d’emblée: ovvero che debba essere una bevuta rilassante, in scioltezza. Insomma, porti il vetro alle labbra e giù: sorsata capiente, cavo o orale e gola inondati generosamente, gioiosamente. A quel punto, solo allora, ti penti della smisurata presunzione che hai avuto: del monumentale errore di sottovalutazione. Ché lei – un gioiellino, davvero, nella collezione Extraomnes – ti avvolge e pugnala (al cuore), con stilettate sapienti: rapida nella rasoiata, neanche l’avverti (l’incipit è morbido), ma il centro bocca è un grido di guerra (che ripete le ariosità graffianti dell’olfatto) e prepara il colpo di grazia di un amaricante da luppolo sottile, lievemente pepato e irresistibile. Che dà dipendenza: questo è il punto. Luciferina, si fa prendere e riprendere e riprendere. Non te ne accorgi, ma sei fritto…
Blond del birrificio Extraomnes
Fermentazione: Alta
Stile: Belgian Ale
Colore: Dorato
Gradi Alcolici: 4.4% vol.
Bicchiere: Calice a chiudere
Servizio: 8-10°C