Anche la tradizionale Guinness incrementa il suo parco birre. Il colosso irlandese dall’inizio di questo mese ha cominciato a commercializzare una nuova birra che verrà distribuita solo in bottiglia e solamente nel mercato statunitense. La new entry sarà incredibilmente… una scura.
Insomma non proprio un lancio nel vuoto per il birrificio simbolo della stout. Se non fosse che la Black Lager sarà, come dice il nome, una bassa fermentazione, mossa non casuale se pensata nel contesto del grande mercato degli USA, molto affezionato a questa famiglia di birre. Insomma l’idea dietro questa nuova scommessa sembra dettata in buona parte da ragioni commerciali specifiche, legate alla conquista del mercato d’oltre oceano piuttosto che ad una effettiva volontà della brasseria fondata da Sir Arthur Guinness di diversificare la propria produzione. Per meglio comprendere la situazione va anche fatto notare come nel mercato statunitense le birre scure ad alta fermentazione tendano ad essere molto caratterizzate attraverso l’aggiunta di particolari ingredienti (si sono viste ciliegie e cocco oltre alle più tradizionali fave di cacao), dall’altra gradazione (anche se l’aggettivo Imperial o Double negli USA si trova ormai accostato ad ogni stile) oppure da passaggi in barrel già usate per liquori (per lo più di bourbon). Appare comprensibile dunque che Guinness tenti una nuova mossa per aumentare le proprie quote di mercato e che questa tenda ad “incontrare le masse” rivedendo le storiche ricette, come del resto ha fatto recentemente la tedesca Schneider.
Gabriele Triossi