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Trà Giò del birrificio Lambrate

lambrate birraUn nome che è un manifesto politico: Trà Giò, ovvero (in dialetto milanese) Manda Giù. E in effetti, questo è l’intento che attraversa i pensieri, nel momento in cui si finisce la prima pinta: farsene scorrere per la gola qualche altra almeno. Se il progetto al Birrificio Lambrate era quello di lanciare una Session agile, scattante e sempre pronta alla missione di irrorare le ugole, beh, allora l’operazione è riuscita in toto. Certo, lo stile d’ispirazione (quello delle Mild Ales angolsassoni) viene qui interpretato secondo canoni non di stretta ortodossia, ma prendendosi chiare licenze olfattive a stelle e strisce; ma poco male: quel che conta è il risultato. Ovvero un prodottino (ino solo per il grado alcolico: 4%) che unisce agibilità di consumo a ricchezza gustolfattiva: apprezzati il colore (bruno con riflessi rubino) e il corredo schiumoso (ampio, di tonalità nocciola), salta fuori una tessitura odorosa polivalente, in cui convergono tostature (noce, fave di cacao, prugna secca) e contributi del luppolo (agrumi, resine, pepe). Poi il palato: anch’esso in circolo permanente fra apporti maltati (caramello, toffee) e bordature amaricanti, di un timbro citrico-terroso che riecheggia a lungo in fase retronasale.

Trà Giò del birrificio Lambrate

Fermentazione: Alta
Stile: Dark Mild Ale
Colore: Bruno
Gradi Alcolici: 4% vol.
Bicchiere: Pinta
Servizio: 10-12°C