La notizia di una nuova birra americana, adesso, non fa quasi più “notizia”, tante sono le birre “nuove” che l’universo della birra artigianale americano, in perenne movimento, sforna quasi giornalmente. Ma la Stone Escondidian Imperial Black IPA non è una birra qualsiasi, fatta da un birrificio qualsiasi, e richiede una doverosa attenzione. E’ brassata e imbottigliata dalla Stone Brewing Co. di San Diego, quella del gargoyle che occhieggia su tutte le etichette, guidata fin dall’inizio da due guru della rivoluzione birraria artigianale americana, Greg Koch e Steve Wagner.
E’ la birra che celebra i 15 anni di attività del birrificio americano, oggi più che mai sulla rampa di lancio: 115.000 barili di birra prodotti lo scorso anno e 20 milioni di dollari messi sul piatto non più di 20 giorni fa per ampliare i propri impianti e raggiungere i 400-500.000 barili di birra annui. Tutto questo assieme al progetto più volte sbandierato di saltare a piè pari l’Oceano ed impiantare un proprio stabilimento produttivo anche nella Vecchia Europa. Una storia bella, quella della Stone, narrata sulla retro-label di questa birra: una storia fatta di scelte radicali, “rivoluzionarie”, di una “lotta” continua contro la mediocrità del gusto e l’appiattimento dei palati birrari, troppe volte “piallati” dai prodotti della grande industria. Una lotta che ha portato un cambiamento epocale nel contesto del mercato birrario (e non solo) americano, un cambiamento che “non viaggia in linea retta, ma che segue una curva esponenziale”. Una lotta mirata ad aprire gli occhi e la testa dei consumatori, con prodotti innovativi, mai banali, una lotta ancora lontana dall’essere terminata, ma che vale ancora la pena (dicono loro) di essere combattuta. La Stone Escondidian Imperial Black IPA (una black IPA di 10,5°, che chissà mai se arriverà anche dalle nostre parti) vuole essere la birra che celebra questi 15 anni di lotta e di successi, una birra-tributo nei confronti di tutti coloro che hanno creduto possibile questo cambiamento. E sarà, sicuramente, anche ottima, vista la bravura dei birrai californiani.
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