Sour Blond del birrificio Brekeriet
Ne hanno fatta di strada i ragazzi svedesi di Brekeriet, da quando nel 2012 brassarono la prima cotta a Djurslöv, a pochi chilometri da Malmö. In meno di quattro anni sono riusciti a farsi un nome riconosciuto nell’universo birrario, complice anche un’impronta produttiva che si fa strada sul filone delle wild beers. Il sapiente utilizzo di brettanomyces a fiancheggiare quello più classico dei saccharomyces è una firma ormai ben nota alla maggior parte dei conoscitori del macrostile definito come farmhouse ale. Se poi consideriamo il fatto che in alcune produzioni l’head brewer Christian Ek si diletta ad aggiungere bacche e frutta, il gioco è fatto: ecco delineato l’identikit di un birrificio dall’impronta inconfondibile.
La birra in questione è la Sour Blond, emblema del lavoro di ceppi diversi di lievito combinati con le giuste attenzioni. Si presenta in una veste opalescente di un dorato tendente all’arancio, con una schiuma che sparisce in fretta. Al naso emergono decise note legnose e vinose, affiancate da un gradevole fruttato, in particolare a pasta gialla (pesca ed albicocca su tutti). L’acidità, di stampo citrico, è ben strutturata; scivolosa la bevuta; aromatico il finale, dove ritornano le sensazioni percepite al naso. Chiude il quadro una lieve sensazione astringente.
Sour Blond del birrificio Brekeriet
Fermentazione: Mista
Stile: Sour Ale
Colore: Dorato
Gradi Alcolici: 5.5% vol.
Bicchiere: Calice a chiudere
Servizio: 8-10°C