Snob Screen, il tipico arredo da pub inglese: di classe, ma classista!
Tutti, appassionati di birra e non, sanno quanto i pub siano e siano stati centrali nella cultura della Gran Bretagna. Ne sono testimonianza i tantissimi romanzi o film che hanno come sfondo un bancone e una pinta di birra, ma lo è anche la loro particolare architettura. A volte gli arredi dei pub storici ci parlano direttamente della storia della società inglese e dei costumi sia passati che presenti.
In questo articolo parleremo degli snob screen, pannelli di vetro opaco che sopravvivono nei pub storici come oggetti di arredo, ma che ci parlano di un passato diverso in cui le divisioni sociali erano più marcate. Gli “snob screens” nei pub inglesi sono infatti una curiosa testimonianza di come le classi sociali influenzassero persino il modo di bere una birra. Queste strutture, tipiche dell’epoca vittoriana, consistevano in schermi di vetro smerigliato posti all’altezza degli occhi, montati su cornici di legno mobili. Il loro scopo? Permettere ai bevitori della classe media di osservare i clienti di classe lavoratrice nel bar adiacente, senza essere visti da loro, e ordinare le loro bevande mantenendo un’aura di anonimato.
La storia dietro questi schermi è legata alle sensibilità sociali del tempo. Nei pub, frequentati prevalentemente dalle classi lavoratrici, la presenza di persone di ceto più alto era mal vista, quasi un tabù. Così, mentre l’aristocrazia beveva in privato o nei loro club esclusivi, la borghesia trovava nei pub con gli “snob screens” un compromesso per godersi un drink senza mescolarsi con la “plebaglia”. Questi schermi non solo separavano fisicamente i clienti, ma garantivano anche una discrezione visiva. In sostanza, se un cliente “borghese” voleva ordinare, poteva semplicemente aprire lo schermo, parlare con il barista e poi richiuderlo.
Senza dubbio al giorno d’oggi questa pratica può sembrare bizzarra o addirittura elitaria, resta il fatto che gli “snob screens” sono un pezzo di storia che riflette le complessità sociali di un’epoca. È possibile ammirare alcuni esempi di queste vetrate in alcuni pub storici come The Lamb a Bloomsbury, The Burton Arms di Birmingham, The Crown and Greyhound a Dulwich, The Prince Alfred a Maida Vale e The Princess Louise a Holborn.
Alcuni di questi pub sono stati elevati allo status di Grade II* da Historic England per la loro importanza storica e culturale. Questo riconoscimento evidenzia l’importanza di conservare queste strutture non solo come ricordi di un passato sociale diversificato, ma anche come parti integranti dell’identità e del fascino unici dei pub inglesi.
Il sempre magnifico blog Boak & Bailey riporta una testimonianza relativamente recente degli snob screen:. Nel film The Punch & Judy Man del 1963, film di satira sociale inglese, c’è una scena girata all’interno di un pub in cui i lavoratori, vestiti con le loro tute, sono al bancone del pub a bere mild e bitter, mentre i dignitari del paese, con i loro vestiti e le giacche, consumano alcoli costosi in un’altra stanza; a separarli, ovviamente, uno snob screen. All’interno del loro articolo il duo inglese cita il libro Licensed to Sell: the history and heritage of the public house (Brandwood et al, 2011) secondo il quale gli snob screen erano anche chiamati ‘shy screens’
Anche il già citato Prince Alfred è stato filmato più volte . La più famosa “apparizione” dello storico pub di Maida Vale è nel cortometraggio del 1984 “Jazzin’ For Blue Jean” realizzato per promuovere l’omonimo singolo dell’artista, premiato addirittura con un Grammy nel 1985 come miglior cortometraggio musicale. Nel video si vedono benissimo gli snob screen che dividono il bancone in cinque parti, ognuna con la sua entrata indipendente dall’esterno. Le stanze così ottenute sono collegate tra loro tramite piccole porte, talmente basse da obbligare a chinarsi per passar loro attraverso. Secondo alcune fonti questo arredamente fu realizzato appositamente per proteggere la privacy delle clienti femminile ed evitare loro molestie o sguardi di disapprovazione.
Se ora come ora la funzione di divisione sociale degli snob screen non è -forse- più necessaria, questi stupendi pezzi di antiquariato possono ancora servire per chi vuole godersi qualche pinta in anonimato o, in generale, a chi ha a cuore la propria privacy.