Birre degustateBirre statunitensi
Smoke jumper del birrificio Left Hand
Eric Wallace, fondatore ed estroso mastro birraio della Left Hand, oltre che grande conoscitore del pianeta birrario americano, presenta questo suo eccezionale prodotto al laboratorio dedicato agli America’s beer poets al salone del Gusto dell’Ottobre scorso. Talmente eccezionale questa birra (la fanno solo ogni due anni) che non viene neanche menzionata sul sito della birreria stessa (provare per credere), neppure fra le birre stagionali. E quindi il poterla assaggiare si è rivelato quasi un privilegio (la birra assaggiata a Torino era, fra l’altro, “vecchia” di due anni), comunque un’occasione da ricordare.
E questa è una birra che si fa ben ricordare: una smoked di 9,8°, nera come la notte con una interessante storia e filosofia produttiva alle spalle, che Eric Wallace spiega ai presenti. Brassata, come dicevo, solo ogni due anni, e brassata come piace a loro, cioè ai mastri birrai: è il risultato di un “gioco produttivo”, una birra pensata e fatta non necessariamente per andare incontro al gusto e/o desiderio della clientela, ma una birra nata per soddisfare innanzitutto gusti e curiosità produttive di chi le produce. Che poi piaccia anche al “cliente” non è difficile crederlo, ma è un effetto secondario, non necessariamente ricercato. Tecnicamente, è una birra anche faticosa da produrre: sono gli stessi mastri birrai ad affumicare il malto nel cortile della brewery, usando 5 diversi tipi di legno, in un lavoro che occupa una intera settimana di tempo in agosto, per 350 kg (circa) di malto. Quindi anche la birra che ne viene fuori è in quantità molto limitata. Il risultato è unico: una smoked può piacere o no, questa poi è anche abbastanza estrema nel suo stile, ma la Jumper è particolarissima, va al di là degli stili classici. Dire che è nera è affermare solo l’ovvio, dire che è “potente” è solo constatarne l’effettiva carica alcolica (9,8°), ma è obbligo soprattutto dire che si fa bere, e molto volentieri.
È una “birra senza spigoli” (l’ha descritta così Luca Giaccone, presente al laboratorio), sicuramente elegante, fondamentalmente equilibrata. Ha schiuma fine, quasi marrone e mediamente persistente: al naso, e al palato, è inizialmente aggressiva, ma poi si lascia apprezzare, trasformando la potenza in eleganza. Ha tutti gli aromi del caffè e della tostatura, l’accento liquoroso immancabile in una porter, ma soprattutto il carattere inconfondibile che fa pensare subito di accostarsi ad una fetta di speck; ma poi riscalda palato e spirito, finendo lunga, armoniosa, e tostata, ma non troppo. Bravi questi americani, molto bravi.
Smoke jumper del birrificio Left Hand
Fermentazione: Alta
Stile: Smoked Imperial Porter
Colore: Nera
Gradi alcolici: 9,8°
Bicchiere: Pinta
Servizio: 10-12°C
Stile: Smoked Imperial Porter
Colore: Nera
Gradi alcolici: 9,8°
Bicchiere: Pinta
Servizio: 10-12°C