Serpe ‘n seno del birrificio Contromano
L’onomastica birraria ci offre spesso battesimi straordinariamente azzeccati, per capacità di sintetizzare in una o due parole il carattere di un prodotto. Così è per la Serpe ‘n seno, Belgian Strong Golden Ale con cui i birrai di Contromano, Michele Menchini e Luca Speranza, forzando le proprie inclinazioni stilistiche e sensoriali, si addentrano nei territori fra Vallonia e Fiandra, traendo dal cilindro una mazzata da 9 gradi e mezzo che (subdola come anticipato sul biglietto da visita), colpisce a scoppio ritardato, dando in principio l’impressione di poter essere gestita con sostanziale controllo.
La ricetta include malti Pils, Cara Pils e Cara Hell, luppoli di estrazione continentale, l’impiego di lievito Trappist, a sfruttare una gravità originale evidentemente massiccia, ricavandone il siluro alcolico di cui si è detto. Pacioso, rassicurante, quasi oratoriale invece il colore che si presenta dorato, appena attraversato da velature sottili e coronato da schiume invece espansive. E polposo, zuccherino (quasi da rosolio per compleanni d’epoca), il naso, nel quale fanno giocoso girotondo i temi della frutta matura (banana, pera), dei fiori (sambuco, la conciliante peonia, la dolce acacia), delle spezie (ginepro), del miele e dell’amaretto (sentori di Natale nell’aria). E il raggiro prosegue all’assaggio, dove il finale secco e amaricante distrae sia dalla sostanziosità tornita che segna l’imbocco della parabola gustativa, sia dalla dilatazione termica che segue la sua conclusione. Insomma un sorso che tranquillizza, ma solo per spianarti alla distanza. Vipera di nome e di fatto.
Serpe ‘n seno del birrificio Contromano
Nazione:Italia
Fermentazione: alta
Stile: Belgian Strong Golden Ale
Colore: dorato
Gradi: 9.5% vol.
Bicchiere: calice a chiudere
Servizio: 10-12 °C