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Stappare una birra per farsi belli

Dopo la recente notizia di una ricerca spagnola (sarà perché bevono tanta birra?) che sdogana la birra da bevanda pericolosa per gli amanti del ventre piatto a elisir dimagrante, non potevamo non proporvi una serie di curiosità sul tema birra e bellezza..

Già, perché in un momento di crisi è proprio l’inventiva a farla da padrone, qualità che sembra non mancare alla Beer Soap Company che, come si può intendere facilmente dal nome, offre una vasta gamma di saponi realizzati con il prezioso nettare… eh sì, avete capito bene: non uno, ma svariati tipi di saponette realizzate con alcune delle birre più conosciute sul mercato, come la nera Guinness o la trappista Chimay, ma anche con vere e proprie rarità, addirittura divise sul sito a seconda dello stile di appartenenza della birra utilizzata Un modo per non perdere contatto con gli aromi del cuore: la notte la si beve schietta attraverso la bocca, sotto la doccia la si assorbe diluita con acqua attraverso i pori!


Ma non finisce qui, la cosmesi sembra infatti avere scoperto in una volta sola tutte le virtù che da tanto tempo tutti i suoi amanti attribuiscono alla birra. È cosa nota come la birra, soprattutto se non trattata con metodi aggressivi come una pastorizzazione elevata e/o una filtrazione spinta, contenga numerose sostanze benefiche tra cui vitamine, proteine, sali minerali, carboidrati e lo stesso luppolo; assolutamente meno conosciute sono invece le virtù benefiche sul versante cura del capello. Stando a quanto riportato da alcuni siti la birra grazie al suo pH molto basso, restringe le cuticole e rende i capelli molto più lucidi e può essere utilizzata tranquillamente nell’ultimo risciacquo quando si lavano i capelli. Le virtù della cervogia potrebbero essere addirittura maggiori se contenesse quantità maggiori di proteine, utili per rafforzare il capello, o un grado alcolico maggiore, che la renderebbe più efficace come sgrassante. Non ci credete? Per chi ha i capelli lungo ecco una guida dove troverete tutte le informazioni su come produrre da soli un bel balsamo alla birra, magari, seguendo l’esempio precedente dei produttore di saponi, con diversi stili a seconda delle necessità (consigliamo una imperial stout per chi ha capelli grassi o una bella double pale ale, che con i suoi abbondanti luppoli potrebbe fornire un buon aiuto al vostro scalpo aiutandovi contro la forfora).

Qualcuno potrà storcere il naso all’idea di utilizzare l’amata bevanda per la realizzazione di saponette o di shampoo o addirittura giurare che mai comprerà un simile abominio; a queste persone suggeriamo di valutare il prezioso alibi che questi cosmetici potrebbero rappresentare, ad esempio: “accidenti, puzzi di birra! Non avrai mica bevuto?!” “Assolutamente no, ho solo fatto la doccia!!” Ancora più utile potrebbe rivelarsi per gli homebrewer che, con la scusa di fabbricare shampoo o saponi per mogli/mariti/figli/amanti e parenti potrebbero aumentare a dismisura la produzione casalinga, distraendo poi in un secondo tempo “fondi” dalla parte cosmetica a quella gustativa, perché diciamolo: il posto migliore per una buona birra è uno solo: la pancia!