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San Dalmazzo del Birrificio Menaresta

sandalmazzo5 Parliamo di una birra a noi cara perché si inserisce di diritto in quella tipologia di prodotti di cui non si parla molto, ma se ne beve molto. Prodotta da un birrificio che stimiamo come il brianzolo Menaresta.

Birra appagante fin da subito, con il suo bel cappello bianco di schiuma persistente e cremoso. Il colore è dorato leggermente velato dai lieviti in bottiglia (sul sito il produttore suggerisce di non versare completamente il contenuto). Immediate le note floreali  seguite a ruota da note fresche, vagamente citriche, e ancora verdi, erbacee e resinose dei luppoli (tedeschi, cechi, americani). Raccontato così sembra un naso impegnativo, ma non è mai troppo perché la San Dalmazzo il suo bouquet ce lo porge in maniera molto delicata. In bocca scorre che è una meraviglia. Birra dal finale leggermente acidulo e secco che richiama le sensazioni erbacee ed agrumate di mandarino acerbo, una goccia di pioggia, così descrivono con fantasia i ragazzi di Menaresta, sul luppolo della chiesetta di San Dalmazzo (una piccola chiesa di campagna, isolata, dove da ragazzi ci si appartava a… “raccogliere luppolo”).

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San Dalmazzo del Birrificio Menaresta
Fermentazione: Alta Stile: Blonde Ale
5,2% vol.
I.B.U.: 35
Bicchiere consigliato: calice a tulipano
Temperatura di servizio: 8-10 °C
Bottiglie 0,33l e 0,75l