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Samos del birrificio Sagrin

All’ormai numeroso elenco di birre prodotte con aggiunta di mosto d’uva si deve aggiungere anche il nuovo prodotto del birrificio piemontese Sagrin. Anticipiamo però che questa birra non ha il compito di aggiornare soltanto il contatore delle IGA (Italian Grape Ale), ma anche quello di far felice il bevitore. Matteo Billia, non è certo un improvvisato: da anni sulla scena birraria, è stato uno dei primi in Italia a cimentarsi con l’uva (ricordiamo con piacere un assaggio di una sua IGA a Pianeta birra 2008), e oggi torna finalmente allo scoperto con un progetto che lo vede saldamente al timone.

La birra nel bicchiere si presenta di un color oro carico dalla schiuma fine e persistente, abbastanza evanescente. Avvicinandola al naso dispensa un bouquet importante dove trova spazio la frutta (banana, mela) i fiori (zagara), e un sottofondo mielato, che si unisce a vaghi sentori di erbe aromatiche (timo). Tra le interpretazioni possibili di questa “tipologia” la Samos si inserisce tra quelle che vogliono fondere le qualità dell’uva con la birra. Gli acini di Moscato Bianco dell’azienda Dogliotti 1870 (l’impiego si aggira intorno al 10% e viene aggiunto in vasca nelle 24 ore successive all’inoculo), portano con sé tutto il bagaglio aromatico caratteristico, fruttato e floreale in primis, oltre una leggera acidità; un corredo perfettamente integrato in una struttura solida ma non pesante (6% vol.), dalla buona secchezza e dalla cremosa gasatura.

Samos del birrificio Sagrin

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: IGA
Colore: dorato
Gradi alcolici: 6% vol.
Bicchiere: tulipano
Servizio: 7-9 °C