Al via il birrodotto di De Halve Maan: un fiume di birra sotto Bruges
Che in Belgio la birra “scorra a fiumi” è un dato di fatto attestato dall’intera letteratura di genere. Finora, però, in senso allegorico. Invece l’immagine diventerà letterale, grazie all’operazione varata dal marchio craft locale De Halve Maan (unico stabilimento ancora attivo nel centro storico della “Venezia del Nord”): che ha ottenuto dall’amministrazione municipale l’autorizzazione a realizzare un condotto sotterraneo, lungo circa 3 chilometri, destinato a convogliare tutti gli ettolitri brassati nel proprio laboratorio (dal quale escono le Belgian Ales della linea “De Brugse Zot”) fino a un impianto d’imbottigliamento situato in periferia.
Obiettivo del progetto? Evitare, con il nuovo sistema, il passaggio quotidiano dei circa 500 camion che oggi assolvono le funzioni di trasporto del prodotto. Un bel miglioramento, eccome, per una città che (patrimonio mondiale Unesco dal 2000), punta con forza sul turismo, sull’immagine e sulla vivibilità. Tutti parametri rispetto ai quali l’attuale zigzagare dei grossi veicoli tra le strette vie del nucleo urbano medievale non è uno spettacolo esattamente funzionale. E allora, via al birradotto sotterraneo: attraverso il quale, una volta completato (l’orizzonte temporale è di qualche anno), serpeggeranno qualcosa come 4 milioni di ettolitri… ad alta fermentazione.
Tra i dati tecnici dell’iniziativa spicca quello relativo alla stima sulla riduzione dei mezzi di grossa cilindrata circolanti a Bruges: la diminuzione prevista è dell’85%; e tra i risultati ottenibili, da sottolineare anche quello riguardante il miglior mantenimento dei famosi “ciottoli” che pavimentano il centro storico: gloriosi ma attempati, e dunque bisognosi di cure particolarmente attente.