Noir de Dottignies del birrificio De Ranke
Una dubbel “anomala”, splendidamente anomala. Una dubbel dal carattere estremamente luppolato (e parlando di una birra delle De Ranke sarebbe anomalo il contrario), come non se ne trovano molte in giro: pochissime, infatti, le dubbel che le si possano avvicinare, gustativamente parlando. Sei tipi di malto, alcuni dei quali torrefatti, come il Chocolate e il Torrifiè, e abbondante luppolo Challenger e Saaz, sempre, rigorosamente, fresco e in fiori. Già si presenta bene al momento dello sversamento: un rosso rubino leggermente translucido, riflessi delicatamente ramati in controluce e uno splendido cappello di schiuma, morbida, cremosa e di lunga persistenza. L’aroma è veramente elegante: un leggero speziato e i sentori di frutta rossa tipici di una dubbel accompagnati da un luppolo fresco e fragrante, leggermente rustico; un mix di splendido equilibrio. Ma ciò che colpisce di più è il gusto di questa birra, dalla carbonazione delicata ed equilibrata: il tostato e torrefatto del caffè e del malto bruciato che si integrano perfettamente con un amaricante prorompente, con il luppolo che invade e prende possesso dei lati della lingua e del fondo del palato. Di pari spessore il finale: elegante, equilibrato e marcatamente amaricante: nove gradi alcolici che scivolano via con estrema pulizia, ma senza scomparire. Rasenta la perfezione.
Noir de Dottignies del birrificio De Ranke
Fermentazione: Alta
Stile: Belgian Strong Ale
Colore: Scura
Gradi alcolici: 9% vol.
Bicchiere: Baloon
Servizio: 10°-12°C
IL BIRRIFICIO
Brouwerij De Ranke
Dottignies, vicino Mouscron nell’Hainaut
Bella la storia di Nino Bacelle (di origini itliane, il suo nonno paterno era di Padova) e Guido Devos, che nel 1994 (dopo 10 anni di “onorarto servizio” da homebrewer) danno vita, a Wevelgem nelle Fiandre Occidentali, alla prima fase della produzione non più solo casalinga della loro prima birra: la Guldenberg, il “monte d’oro”, nome mutuato dall’omonima abbazia di Wevelgem. E questa produzione per 10 anni si è materializzata non in una struttura di proprietà, ma negli impianti di un’altra brouwerij (la DECA), presi in affitto solo per il fine-settimana. Solo nel 2005 i due, considerati in Belgio dei veri e propri “geni brassicoli”, decidono di dotarsi di impianti di produzione propri, e lo fanno aprendo il proprio “laboratorio” birrario a Dottignies, una frazione di Mouscron. Nel 2007 la loro produzione annuale ammonta già a 170.000 litri di birra, esportati per il 60% del totale. Appassionati cultori di ricette non tradizionali e di tecniche produttive altrettanto poco ordinarie, con un uso del luppolo quasi ossessivo e sicuramente più che sperimentale, stanno ritagliandosi una grande notorietà nell’ambiente degli appassionati birrofili belgi, e non solo. Tre delle loro birre (Kriek, XX bitter e Guldenberg) sono state inserite dai notissimi giornalisti birrari Tim Webb e Joris Pattyn fra le 100 birre belghe ”assolutamente da bere prima di morire”, nel loro pamphlet edito dal CAMRA. Oltre alle tre sopraccitate producono regolarmente anche la Père Noel, la Cuvée de Ranke e una versione soft della Guldenberg, la Wevelgemse tripel, ma solo per il Bacelle’s Bierwinkel di Wevelgem.