Milano da bere: da nord a sud, fino ai Navigli
Prosegue a macchia di leopardo la nostra esplorazione dei locali birrari milanesi. Prima di puntare a sud verso la zona dei Navigli e dintorni, molto nota per la “movida” dei locali ma piuttosto deludente come offerta birraria, facciamo sosta a nord.
In zona Niguarda, la segnalazione è d’obbligo per lo Scott Joplin Pub di via Val di Ledro 11. Nonostante il quartiere circostante e la collocazione non sia delle più allettanti (è un zona popolare/dormitorio con scarse attrattive), il locale merita sicuramente una visita. Attivo da circa 3 anni, il locale che ricorda l’interno di una nave garantisce una proposta niente affatto banale, accompagnata dalla disponibilità e dalla competenza del gestore. L’offerta di birra prevede 8 spine + 1 una pompa ed anche (quantomeno alla mia visita) un fusto a caduta, sempre con buona rotazione di prodotti e novità, il tutto integrato da una ragionata selezione di birre in bottiglia (una trentina a rotazione). Ciò che stupisce (molto positivamente) è la proposta di alcuni prodotti fuori dal coro e di non semplicissima reperibilità, come le birre di Maxlrainer e di Mahr’s (la mitica Ungespundet), la Coniston Blue Bitter (un po’ anonima in verità), ma anche Hardcore IPA di Brewdog, birre di Flying Dog, la Aler’s Stout (una birra “etichetta” del Birrificio del Ducato) ed altri prodotti a coprire una vasta gamma di stili e di gusti. Prezzi per una media tra i 5 ed i 5.5 euro, per una piccola 3.5 euro, attenzione ai vegetariani nella proposta del cibo. un locale in crescita.
Dirigendoci verso il centro, nel quartiere Isola troviamo uno dei nomi storici e dei capisaldi birrari cittadini, l’Isola della Birra di via Medardo Rosso 15. Il locale in legno è semplice ed accogliente, rilassante e originale grazie alla diffusione di musica jazz ed è disposto su due piani grazie ad un soppalco. La proposta di cibo è tipica da pub. Per la birra l’offerta alla spina e in bottiglia è legata esclusivamente a birrifici locali (o comunque italiani) di grande qualità, quindi birre del Birrificio Lambrate, del Birrificio Italiano, di Croce di Malto, del Birrificio Orso Verde e del Birrificio Valcavallina, più l’esclusiva (con pochi altri) della Prater del Birrificio Jocker (produzione presso impianti di terzi). Indicativamente per una birra piccola si spendono 3.60 euro e 5.00 per una media a 5.00, ma conviene verificare per singolo prodotto. La Calypso di Valcavallina, birrificio di buona qualità e molto competitivo sui prezzi, viene proposta a 3.25 euro per la piccola e 4.70 per la media. Wi-Fi gratis a disposizione dei più tecnologici, una comodità tanto semplice quanto futuristica in un paese come il nostro in cui una semplice ADSL veloce è un sogno proibito per molti…
Dirigiamoci a sud. A fianco dell’Auditorium di Milano trovate la Brasserie La Belle Alliance di Via Torricelli 1. Forse non è un tempio della birra, ma può essere un ottimo luogo dove spendere una serata, magari dopo un concerto di musica classica (spero ci sia ancora qualcuno, giovane e non, che li frequenta…). Il locale, di stampo anglossassone (se non proprio inglese) e calciofilo nell’arredamento, è piuttosto “rock’n’roll e sa parecchio di “vissuto”. Il cibo è il solito da pub, l’imponente selezione di spine è affiancata da una buona selezione di bottiglie. Molte birre britanniche, come la Courage Best Bitter, la Young’s Bitter e Double Chocolate Stout, la Bombardier, vengono spinate a pompa, mentre il resto dell’offerta alla spina comprende Abbaye de Malonne Blonde, XX Bitter, Gulden Draak, Staropramen ed altre etichette di stampo più industriale. La proposta subisce una costante rotazione e quindi è possibile trovare qualche sorpresa. Prezzi: 5 euro per le pinte inglesi, 4 euro per un bicchiere di birra belga alla spina, 3 euro per un piccola e 4.50 euro per una media di Staropramen se proprio volete prenderla. Non osate chiedere un caffè perché (con una certa fierezza) non ne fanno!
Dicevamo all’inizio dei Navigli… Beh, non c’è in verità molto da dire. Il cuore della movida (quantomeno quella meno chic) di Milano è desolante dal punto di vista birrario. Grazie al cielo, però, c’è un’eccezione ed è in quest’oasi (unica) che concludiamo questo itinerario milanese. Il Wizard! di Via Ripa di Porta Ticinese 69 è situato lungo il Naviglio Grande, appena defilato dall’epicentro dello struscio serale. Il locale più che vero è verace ed incarna lo spirito metal del proprietario. Dentro un bel bancone “abitabile” invita a sedersi ed assaggiare qualcosa. L’offerta alla spina non è esattamente entusiasmante, Chouffe e Mc Chouffe sono le punte di diamante anche se è stato avvistato qualcosa in passato di più interessante (San Bernardus e Dupont). In bottiglia però la selezione è ampia (una cinquantina di bottiglie) e ben mirata: ci ho trovato una Pannepeut fra diverse prelibatezze belghe affatto banali. Prezzi fra 4.50 e 5.50 euro in media per una bottiglia, molto competitivi per la zona.
Grazie per le dritte, non mancherò di provare!
Meglio pensare alla birra che quella demenza di una Milano città d’acqua, buttando all’aria le strade per riesumare i navigli, che fa il paio con la Roma imperiale di Mussolini