Micro inglesi crescono: novità da Meantime e Magic Rock
Corsi e ricorsi storici: i piccoli vengono alla luce, muovono i primi passi, poi (se le cose van bene) crescono e, a un certo punto, ci si accorge che tanto piccoli non sono più. Un movimento ciclico – questo tra nascite e morti; allargamenti, fusioni e accorpamenti – che da sempre caratterizza il panorama globale dell’attività brassicola, come quelli nazionali; e che in questa fase vede in atto, ad esempio, una serie di grandi manovre sullo scenario della Gran Bretagna.
Cominciamo da Londra, dove la ben nota Meantime Brewing (marchio molto trendy e molto apprezzato sui mercati anche internazionali) ha deciso appunto di cavalcare l’onda della propria popolarità, di cogliere al volo l’occasione offerta dal momento propizio, mettendo in campo un progetto di espansione piuttosto impegnativo. Ricevuto un finanziamento di 600mila sterline (destinato probabilmente a sostenere un investimento nel complesso anche superiore) il brand di Greenwich si attrezzerà, nei prossimi mesi, in modo da praticamente raddoppiare i volumi annui sfornati, da 90mila a 175 mila ettolitri; obbiettivo? Partire alla conquista dell’America: insomma, lanciarsi in grande stile sul (goloso) mercato statunitense, con la sue immensa sete da placare.
Trecento chilometri a nord, altra latitudine, ma copione simile. A Huddersfield (West Yorkshire), la Magic Rock Brewing, allestirà entro l’anno nuovo locali, incrementando la capacità della propria sala fermentazione per una quota supplementare pari a 200 hl, aprendo una taproom e attivando la possibilità di effettuare visite all’impianto.