Le ultime novità in casa Baladin
Dopo l’apertura di Birreria nei locali che ospitano a New York la filiale americana di Eataly, e in attesa di replicare il tutto entro il dicembre di quest’anno a Roma, nei nuovi, enormi spazi (14.000 mq.) di Eataly Roma all’ Air Terminal Ostiense, l’attività per Teo Musso si fa quasi frenetica.
Intanto, nel prossimo agosto, alla fine della raccolta del luppolo, piantato lo scorso anno su “incitazione” di Teo da parte di alcuni agricoltori di Piozzo e Fossano, il patron di Baladin guiderà un gruppo di homebrewers, a Piozzo, nella preparazione della prima birra piemontese 100%, per la quale si utilizzeranno materie prime provenienti esclusivamente dalla locale filiera di produzione. L’intenzione di Teo è di lanciarla sul mercato entro il Natale di quest’anno.
Ad ottobre, invece, vedranno la luce (del mercato) i primi due prodotti “sfornati” dall’altro, ambizioso progetto di Teo, Cantina Baladin, laboratorio di ricerca e luogo di studio sugli affinamenti in legno, dove le barrique usate dai più grandi produttori di vino italiani diventeranno la mia “palestra di evoluzione” (così la descrive Teo). Inaugurata nell’ex pollaio dei genitori, dove soltanto un anno fa trovava posto il vecchio impianto di produzione di Baladin, la Cantina ospita 160 barrique concesse da alcune fra le più famose aziende vitivinicole italiane (Antinori, Borgogno, Caprai, Donna Fugata, Castellare, Monterossa…), nelle quali poter affinare le nuove birre di Baladin.
Le prime due, Lune e Terre, già “provviste” delle labels ufficiali, saranno presentate il prossimo ottobre: la prima è la birra che Teo dedica ai grandi vini bianchi italiani, prodotta con orzo e farro completamente italiani; la seconda, Terre, è rifermentate nelle botti nelle quali sono invecchiati alcuni dei più grandi vini rossi italiani, brassata con orzo e riso nerone (coltivato dalla Cascina Belvedere nel vercellese).
Non c’è che dire: tanta, tanta “birra” sul fuoco in casa Baladin.