EsteroGermaniaIn vetrinaViaggi

La rossa di Norimberga: beer tour nella città tedesca a caccia di rotbier

Per molti appassionati di keller, rauch e delle svariate interpretazioni di lager della Franconia, la città di Norimberga è uno snodo molto importante: treni, aerei e strade per Bamberga e dintorni non possono prescindere dalla più popolosa città del Mittelfranken, spesso inizio o termine di molti viaggi birrari e base logistica strategica. Se qualche anno fa rappresentava semplicemente un luogo di passaggio quasi obbligato, da qualche tempo a questa parte si è un po’ riscattata da questa immagine: molto probabilmente meno affascinante di Bamberga, riesce però ad anticipare alcuni elementi della cultura francone senza perdere la sua identità da grande città industriale e fieristica del sud della Germania. Un elemento a favore lo ha giocato sicuramente il fatto che è sede del Bräu Beviale, fiera annuale del settore, da cui passano numerosi protagonisti del mondo produttivo e comunicativo. Questo forse è stato un ulteriore aiuto anche nel processo di divulgazione che in questi anni si è avuto nei confronti di una specialità birraria tipica, ovvero le rotbier. Questa misteriosa tipologia di lager è una delle birre a vantare nel proprio nome un termine che indica senza ambiguità il colore, quel rosso spesso rifiutato nel mondo della degustazione a favore delle più variegate e precise tonalità dell’ambrato. Difficile descriverle come stile, visto che la vivace colorazione tipica può essere ottenuta in svariati modi, combinando i malti in modo da ottenere una birra un po’ più generosa di una keller su base märzen, con qualche nota di panificato e di prodotti da forno sicuramente più intensa.

rotbier

La rotbier per eccellenza, che prende vita proprio nella città di Norimberga, è quella della Hausbrauerei Altstadthof, un birrificio situato tra le vie della città vecchia. In realtà è un grande brewpub, di cui l’area interna con spine e bancone costituisce solo una parte meno affollata e piccola dell’intera struttura, costituita da locali attigui e da spazi esterni estesi in lunghezza lungo i bordi delle strade, e che si sviluppano tutto intorno all’isolato. Si tratta davvero di un birrificio grande per essere tra le vie cittadine, che si snoda attorno ad un atrio centrale da cui è anche possibile intravedere l’impianto in rame dietro le finestre. Strutturato su più piani, presenta un livello sottoterra, le cui cavità storiche, risalenti a tre-quattro secoli fa quando erano utilizzate per la conservazione a freddo delle botti di birra, sono distribuite su ben quattro piani ipogei. Anche se oggi sono riservate all’invecchiamento dei distillati prodotti sempre dal birrificio, sono visitabili durante tour guidati, in cui tra miti e informazioni tecniche si racconta la genesi di questo birrificio e delle rotbier. La loro versione di questo stile, una sorta di riferimento in quanto facilmente associabile a simbolo birrario della città, è una birra molto semplice nel complesso. Il suo colore è realmente tendente al rosso con riflessi rubino, mentre la schiuma che la ricopre vira a un color crema. Gli aromi fanno subito intendere la centralità del caramello, con un contorno fruttato di mela cotta e perfino leggermente speziato di vaniglia. Il sorso inizia con la dolcezza del caramello e del miele di castagno, si rinforza con pennellate biscottate continuando in un equilibrato slalom tra la scorza d’arancia dolce e il cacao amaro. Prova ad emergere nel finale un timido amaro di tipo terroso, mentre la bevuta tende ad alleggerirsi giusto in tempo per richiamare un ulteriore sorso. Una birra non particolarmente secca né snella, ma una bella eccezione di spessore in una terra vocata allo slancio, pur non risultando di una dolcezza stucchevole. A livello produttivo, il birrificio dichiara di usare anche luppoli locali della varietà Hersbrucker, decisamente poco centrali nel progetto di questa birra che si piazza a cavallo tra i toni maltati di stili come märzen, dunkel e altbier. Il birrificio produce anche un’ottima Schwarzbier, di colore non esattamente scuro, ma mogano con riflessi rubino. Al naso i primi aromi suggeriscono caramello poco bruciato, con qualche accenno di frutti rossi. In bocca è meno dolce del previsto, con lieve biscotto dopo cui sopraggiunge una vena fruttata, con sensazioni di ciliegie e solo nel finale qualche nota di caffè in moka. Carattere forse timido, ma birra di facile approccio. Oltre a queste, ci sono in produzione anche una keller e una lager leggera che rientra nelle stagionali, chiamata Sommerbier, talvolta anche la Osternbier, una lager speciale di Pasqua, un po’ luppolata, ma di tanto in tanto compaiono anche altre birre speciali.

Di fronte al birrificio, proprio lungo la Bergstraße che conduce a quel colle su cui svetta il castello imperiale del Kaiserburg, icona della città, anima le serate la wirtshaus (ovvero la taverna) di Hütt’n. Locanda tipica della Franconia, con luci basse e legno che ricopre da cima a fondo gli ambienti, offre ottimi piatti tradizionali uniti a birre che portano il loro nome (ma non si tratta di brewpub con produzione interna) come Hell e Dunkel, insieme a qualche altra birra locale dei noti Rittmayer, degli specialisti delle weizen come Gutman e di qualche altro produttore vicino. L’atmosfera è sicuramente da non perdere ed è centralissimo, per cui può valere una visita.

Se girovagare per Norimberga c’è sicuramente almeno un’altra tappa da inserire nel navigatore, e porta da Schanzenbräu. Si tratta di un birrificio che ha il suo impianto produttivo abbastanza fuori dal centro, ma la sua Schanzenbräu Schankwirtschaft è l’avamposto ufficiale in città. Anche perché l’ambiente qui comincia ad avere un tocco rurale, più simile a quanto si può trovare fuori Norimberga, grazie al suo bellissimo biergarten dove godere delle birre della casa (ovviamente non è una keller, in quanto né posizionato in collina, né adibito a deposito sotterraneo come tradizione francona vuole). Anche qua troviamo una rotbier, che il birrificio dichiara di produrre con malti Vienna, malti caramello e melanoidinici, contraddistinta da un tocco moderno grazie al luppolo Mandarina Bavaria. Nel bicchiere la birra è bilanciata, tra la relativa dolcezza maltata e la luppolatura moderata a fare da contraltare. Sullo stesso canovaccio di birra “rot” provano a caratterizzare anche altre birre, come Rotweizen e Roter Bock, nomi di fantasia più che stili innovativi, ma a loro modo importanti per rafforzare il concetto di birra locale. In questa piccola oasi cittadina ci si sente sicuramente accolti, in quanto non troppo lontana anche dai punti di interesse della città ma abbastanza fuori dalle strade più trafficate.

Nel caso poi si voglia portare a casa qualche ricordo, sono molto attive in città due beershop che lavorano in franchising. Uno è Die Bierothek, nome noto in tante altre località tedesche e che offre una buona selezione dei maggiori stili nazionali, non soltanto locali, insieme a etichette del moderno panorama craft. I Landbierparadies, invece, sono tre punti vendita dislocati in città e hanno un ottimo assortimento di bottiglie dei numerosi birrifici del territorio, con la possibilità di acquistare qualche piccola botticella di tanto in tanto. Hanno orari di apertura tutti diversi e, ad esclusione della rivendita in Galgenhofstraße, negli altri due è attiva sia la cucina che lo spazio esterno con un più che decente biergarten.

Certo, se poi volessimo addentrarci ancor più nelle tradizioni e nei meandri della birra francone, dovremmo spostarci sicuramente intorno alla città: in mezz’ora di treno o auto in direzione nord si è già nei pressi di Erlangen, altra città da scoprire per le sue tradizionali keller ipogee come quella di Entlas, su cui si distende una vasta area dove dalle prime ore del pomeriggio i bevitori locali si rilassano a suon di boccali. Oltre Erlangen comincia il paradiso dei piccoli birrifici, per cui se volessimo un altro esempio di rotbier potremmo dirigerci a Oberreichenbach da Geyer, nella abituale Brauereigasthof del villaggio o nella sua rilassante Geyer Biergarten, keller estiva dispersa tra le stradine di piccoli paesi contadini, porta d’ingresso per la zona a sud di Bamberga e per i suoi innumerevoli tesori liquidi.

Oltre la birra
Apprezzata in tutto il mondo per i suoi vivaci mercatini natalizi, per il suo imponente castello eretto come residenza imperiale, oltre che per il suo ruolo cruciale durante il periodo del nazismo a cui ha legato tristemente il nome (come per le leggi razziste e il processo ai gerarchi coinvolti nella Shoah), la città presenta un ricco patrimonio storico che risale all’epoca medievale, quando divenne un importante centro di commercio e di arte. Il consiglio è quello di perdersi tra le sue strade acciottolate, ammirando le pittoresche case a graticcio della città vecchia, i ponti sul fiume, gli angoli nascosti da scoprire, così come le chiese gotiche.

 

INDIRIZZI

 

Hausbrauerei Altstadthof
Bergstraße 19 Norimberga

Hütt’n
Bergstraße 20 Norimberga

Schanzenbräu Schankwirtschaft
Adam-Klein-Straße 27 Norimberga

Landbierparadies
Sterzinger Str. 4 Norimberga
Galgenhofstraße 60 Norimberga
Leipziger Str. 32 Norimberga

Die Bierothek
Äußere Laufer G. 6 Norimberga

Entlas
An den Kellern 5-7, Erlangen

Geyer Biergarten
Tanzenhaider Weg, Oberreichenbach