Fermento ItaliaIn vetrinaNews

La riduzione delle accise per i microbirrifici italiani diventa realtà!

Da dopo l’annuncio ufficiale fatto a dicembre 2018, quando la Camera dei Deputati aveva approvato definitivamente la Legge di Bilancio, stavamo ancora aspettando che qualcosa si smuovesse sul fronte accise. Soprattutto i piccoli produttori di birra trepidavano nell’attesa che venisse ratificato dal Ministero competente la norma che prevede un diverso trattamento fiscale per i Piccoli Birrifici Indipendenti con una produzione annua inferiore ai 10.000 hl. Finalmente oggi Unionbirrai ha comunicato attraverso un post sulla loro pagina facebook, che il ministro Tria ha firmato oggi il decreto attuativo, previsto dalle Legge di Bilancio 2019, che riduce del 40% le accise sulle birre prodotte da microbirrifici e sposta definitivamente l’accertamento dal momento della produzione del mosto al prodotto finito.

“Questa è una grande notizia per il nostro comparto – dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai, associazione che raggruppa quasi 300 piccoli birrifici indipendenti italiani – che ci ripaga del lavoro che abbiamo portato avanti con determinazione da molti anni sempre ed esclusivamente con lo scopo di tutelare e creare sviluppo per tutti i Piccoli Produttori Indipendenti di Birra in Italia.” Nei giorni scorsi Unionbirrai aveva inviato una lettera al Ministro Tria, controfirmata da 200 birrifici aderenti, sollecitando la firma del decreto che era inizialmente previsto entro il 28 febbraio.

Il taglio permetterà a un piccolo produttore di risparmiare circa 18-20 centesimi litro. Considerando che un birrificio artigianale italiano mediamente produce 600hl annui, si parla di almeno un +12000 euro sull’utile, con risparmio a salire per le medio-grandi realtà. Il decreto entrerà ufficialmente in vigore dal primo luglio 2019.

Sembra quindi essere giunto l’atteso lieto fine per i microbirrifici italiani, con un taglio che sicuramente gioverà all’intero settore, se non in termini di riduzione del costo birra, quantomeno in nuovi investimenti e nuove assunzioni.