La Camera approva la riduzione delle accise per i piccoli birrifici
Abbiamo introdotto una riduzione delle accise del 40% per chi produce fino a 10.000 hl/anno. Sono le 22:23 del giorno 4 dicembre 2018 quando l’On. Chiara Gagnarli, deputata in forza al Movimento 5 Stelle, con queste parole dà notizia via social della nuova misura adottata per favorire gran parte dei microbirrifici artigianali del Paese, dopo anni di indifferenza e contentini che non hanno fatto altro che acuire il malessere generale del settore. Dopo qualche minuto, segue a ruota la comunicazione Unionbirrai, accolta con entusiasmo all’interno del panorama birrario italico.
L’emendamento alla Legge di Bilancio 2019 proposto dal Movimento 5 Stelle prevedeva inizialmente uno scaglionamento a fasce, in base ai volumi produttivi annuali dei birrifici: 50% fino a 5.000 hl/anno, del 40% fino a 10.000 hl/anno, 30% fino a 20.000 hl/anno e 20% fino a 40.000 hl/anno. Tuttavia, come afferma Unionbirrai (cui va peraltro attribuito il merito di aver appoggiato l’emendamento in commissione Finanze), si è dovuto cercare una mediazione per armonizzarsi alle richieste provenienti dall’opposizione, che invece nella persona dell’On. Barbara Saltamartini aveva presentato una proposta prevedente una riduzione delle accise di 0,02€ per ettolitro e grado Plato e un ulteriore sgravio del 30% per tutti i birrifici con produzione annuale inferiore a 60.000 hl. In Camera dei Deputati, pertanto, giunti al seguente risultato:
– riduzione delle accise di 0,01€ per ettolitro e grado Plato (da 3€ a 2,99€);
– riduzione del 40% per i birrifici indipendenti con produzione annuale inferiore ai 10.000 hl. A questo punto, si dovrà passare dal Senato, in un clima di euforia generale del settore, a cui si accoda anche il plauso di Coldiretti.