Isaac del birrificio Baladin
Una “bianca” nitidamente mediterranea: solare ed estiva, tesa a evocare – a dispetto della propria rituale livrea caliginosa – i cieli limpidi e le sottili nubi madreperlacee dei nostri orizzonti, più che le cortine di bruma e le umidità grigie delle latitudini d’origine dello stile. Sarà forse che il “calore” dell’idea posta alla base della birra (il suo autore, Teo Musso, ha voluto intitolarla al proprio primogenito, battezzandola con lo stesso nome) riesce a trasferirsi e a palpitare nella birra stessa; sarà forse (se la metafisica non vi convince: e ci può stare) che la mano del brasseur italiano automaticamente costruisce ricette instillandovi la temperatura emotiva del modo latino di concepire la sensorialità. Sia cosa sia, la Blanche di casa Baladin riesce luminosa e, come dire, macchiaiola: apprezzatane la schiuma fine e fitta, preso nota dei suoi velati e canonici pallori color pergamena, è l’affondare nei suoi profumi a far scattare il salto nell’iperspazio del Mare Nostrum. Perché la frutta a pasta bianca assume curvature di pesca bianca; perché gli agrumi e le spezie ad essi allineate (coriandolo) si affiancano ad aromi fermentativi inclini a suggestioni da cespugli litoranei (nepitella, salvia dolce, maggiorana fresca). La bocca chiude il cerchio, morbida (meglio: abboccata, probabilmente più tornita rispetto ai modelli fiamminghi) e poi acidula, di coesione salda e fluttuante insieme; leggera (5 i gradi alcolici) e senza una benché minima punta amaricante di troppo.
Fermentazione: Alta
Stile: Bière Blanche
Colore: Paglierino velato
Gradi Alcolici: 5% vol.
Bicchiere: Tumbler
Servizio: 7-9 °C