Un birrificio familiare collocate al cuore (geograficamente e concettualmente) dell’Irlanda brassicola; e il suo prodotto più rappresentativo: bandiera della propria scuderia e, per lo stile d’appartenenza, simbolo della più solida tradizione nazionale. Parliamo della Carlow Brewing Company, meglio conosciuta come O’Hara’s: marchio con sede a Bagenalstown (Muine Bheag in gaelico), piccola città sul fiume Barrow, nella contea di Carlow (appunto), al centro di un distretto storicamente vocato al malto, nella parte sudorientale del Paese. E, in particolare, mettiamo sotto la lente d’ingrandimento la Stout della casa: una Irish Dry verace verace, il cui debutto sul mercato risale al 1999 e che, da allora, si è conquistata un posto di rilevo nelle classifiche di gradimento di pubblico e critica.
Look canonico, fedele ai dogmi stilistici e alle attese degli appassionati, la dark lady si presenta con una densa veste noir, rischiarata appena da eleganti rifiniture cappuccino. Poi l’apertura del ventaglio aromatico: morbido e carnoso, più incline alle carezze che alle spigolosità; ci sono orzo e caffè tostato, ma ci sono anche liquirizia e cacao, oltre a una splendidamente oleosa percezioni di frutta secca. Un paniere di sensazioni che troviamo anche al palato, ben amalgamato in un impasto morbido, rotondo, sempre rispettoso – pur nella rivendicazione delle proprie identità torrefatte – del cavo orale e delle sue esigenze di gentilezza. Una vera signora, che parla a bassa voce anche nelle gradazioni alcoliche (ferme a quota 4,3°).
Irish Stout del birrificio O’Hara’s
Fermentazione: Alta
Stile: Stout
Colore: Nero
Gradi Alcolici: 4.3% vol.
Bicchiere: Pinta
Servizio: 10-12°C
