MoBi entra in Ebcu, l’Ue dei consumatori di birra

Passaggio importante nella geopolitica del movimento birrario artigianale italiano, inteso in senso lato: non solo cioè come tessuto di produttori, ma anche come galassia di osservatori, operatori e semplici appassionati, con le rispettive associazioni. Per una tra le più note di tali associazioni – parliamo di MoBI (Movimento birrario italiano), esperienza che ha tra gli ispiratori Lorenzo Dabove, in arte Kuasaka – arriva il semaforo verde all’ingresso ufficiale nel consesso della Ebcu (European beer consumer union), l’unione dei consumatori europei (che conta membri come il Camra britannico), in rappresentanza di quelli del nostro Paese.

Dopo i diversi colloqui avuti con loro – scrive Mobi – i vertici dell’organizzazione continentale, nel corso della riunione svoltasi a Lodz il 9 aprile scorso, hanno valutato l’idoneità della nostra associazione, accogliendone formalmente l’istanza di adesione. Significative anche le modalità d’ingresso stabilite.

MoBI (che parteciperà alle riunioni da subito, ovvero dalla prossima data in calendario: a Bruxelles in ottobre) inizialmente affiancherà infatti l’altro rappresentante italiano, Unionbirrai (quale membro già affiliato): una prospettiva, questa, che dà tutta l’impressione di costituire un ulteriore tassello nel percorso di riavvicinamento tra le due sigle tricolori, già tornale a collaborare gomito a gomito in occasione dell’ultima edizione del concorso Birra dell’Anno a Rimini.