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Inari Biru del birrificio Yeastie Boys

Il marchio neozelandese Yeastie Boys – beerfirm di valore con  sede legale a Wellington – appone la propria sigla alla Inari Biru, nome esplicitante (in giapponese significa birra di riso) volto ad anticipare l’aspetto fondamentale della ricetta: l’utilizzo, tra i materiali fermentabili, di riso Koshihikari, varietà, appunto nipponica, dal gusto leggermente dolce. Per il resto i luppoli sono invece tedeschi: riproposizione, in versione qui del tutto edificante, di quell’alleanza Tokio-Berlino che segnò invece pagine nefaste della seconda guerra mondiale. La birra, lei no, ha un carattere del tutto estraneo a qualsiasi bellicosità.

Si tratta di una Golden Ale dal colore dorato, dalla trama visiva dosatamente velata, dalla schiuma di buona cifra estetica e tessitura: i cui profumi interessano il cereale fresco, temi floreali (ginestra) e fruttati (pesca, melone bianco), correnti agrumate da lime e pompelmo giallo, sensazioni speziate da pepe bianco. E’ la premessa a una bocca coerente (sotto il profilo gustolfattivo), che sviluppa la prporia parabola prima con una partenza neutro-morbida, poi con un centro-corsa snello e un finale asciutto, in corrispondenza dei quali si apprezza il diagramma in ascesa del tenore amaricante. Il tutto scontando un dazio alcolico del 4.8% appena: estiva e sorniona.

Inari Biru del birrificio Yeastie Boys

Nazione: Nuova Zelanda
Fermentazione: alta
Stile: Golden Ale
Colore: dorato
Gradi alcolici: 4.8% vol.
Bicchiere: pinta
Temperatura di servizio: 6-8 °C