Gran Bretagna in fermento tra acquisizioni e investimenti milionari
Non solo l’Italia è scossa da notizie di mercato come l’acquisizione di Birra del Borgo da parte di Inbev. Costantemente in ebollizione appare anche lo scenario birrario britannico, dove è ancora tempo di grandi manovre, tra investimenti in strutture e in sviluppo tecnologico, acquisizioni e campagne di raccolta fondi. Cominciamo dall’Inghilterra e in particolare dall’Oxfordshire, dove i vertici della Thornbridge hanno stanziato qualcosa come 2 milioni di Sterline (2.536.000 Euro circa) per un programma di potenziamento finalizzato a un aumento degli introiti dell’80% in tre anni; e che, nel presente, si concretizzerà in acquisti di attrezzature per l’ampliamento della sala cottura e dei magazzini di stoccaggio a Bakewell, oltre che nell’installazione di una nuova linea di imbottigliamento.
Quest’ultima voce è anche quella su cui si è concentrata la scozzese Arran, con sede sull’isola omonima e precisamente a Cladach: i macchinari (per cui si sono spese 130mila Sterline ovvero circa 165mila Euro) consentiranno al birrificio non solo di confezionare in proprio la quasi totalità dei formati in vetro (finora spediti altrove per l’esecuzione di tali operazioni), ma anche di lavorare in conto terzi per altri produttori non dotati di strumentazione idonea.
Restiamo in Scozia, per rivolgimenti che interessano però in questo caso gli assetti societari. Uno tra i marchi più noti esistenti sotto le bandiere con la Croce di Sant’Andrea, la Inveralmond di Perth, è stata assorbita dalla Innis & Gunn di Edimburgo. I neoproprietari – che lasceranno al loro posto l’attuale team responsabile del brassaggio – investiranno sul brand acquisito per ampliarne il catalogo; e per dedicarne parte del fabbricato alla preparazione di birre invecchiate in legno firmate dalla griffe acquirente. Dunque, una vera e propria strategia di fusione, tanto che ne nascerà un nuovo soggetto societario, battezzato come The Innis & Gunn Inveralmond Brewery: sarà questo il punto di approdo di un disegno mirante inizialmente alla costruzione di un nuovo stabilimento e sostenuto da un finanziamento da 3,1 milioni di Euro (4 milioni di Euro), raccolti attraverso una campagna di crowdfunding.
Ecco, la prassi della sottoscrizione collettiva è il trait d’union con l’iniziativa assunta, a Yattendon (un’ottantina di chilometri a ovest di Londra), dalla West Berkshire Brewery, che ha rivelato appunto l’intenzione di avviare un piano di raccolta fondi con cui realizzare un nuovo birrificio: obiettivo dichiarato 1,5 milioni di Sterline (1,9 milioni di Euro); la struttura, destinata a sorgere accanto a quella già esistente, ospiterà apparecchiature da confezionamento in fusto, bottiglia e anche lattina, nonché un centro visite e un ristoro. Insomma, una Gran Bretagna in fermento…