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Draco del birrificio Montegioco

draco-cadrega-montegiocoLa più spericolata, in termini di gradazione, dell’intera gamma Montegioco. Eppure, nelle sue esuberanze, equilibrata, e dunque bevibile: sorprendentemente, rischiosamente. Qui Riccardo Franzosi, mente e braccia del marchio alessandrino (siamo nel Tortonese), raggiunge a nostro avviso una delle vette maggiori, ora come ora, della sua esperienza da brassatore. Una vetta raggiunta in due tempi: nel senso che la Draco è l’evoluzione di un’altra e preesistente etichetta, la Demon Hunter, essa stessa – una Scottish Strong Ale da 8 gradi, luppolata con Fuggles e Goldings – birra di non ordinaria fattura, per voluttuosità e complessità: e dunque già eccellente punto d’approdo di un determinato percorso. E invece, scommettendo su sue potenzialità dormienti, la si è assunta come “campo base” per, come si diceva, un’ulteriore scalata.

Punto d’avvio è l’aggiunta al suo iter fermentativo, in quota del 3%, di una purea di mirtilli; questa, oltre al patrimonio zuccherino del frutto, porta in dote le sue colonie di microorganismi residenti, la cui azione – durante la macerazione, condotta per 3 o 4 settimane – dà ulteriore slancio ai processi metabolici e chimici a carico del mosto, dirigendoli verso indirizzi vinosi e silvestri: l’esito è quello di un Barley Wine dalla liquorosità aitante (11% la taglia alcolica), ma mai sciropposa; scossa, anzi, da graffi di afrore muschioso. Vi si intrecciano profumi dolce-aciduli di frutti di bosco a bacca rossa e nera, suggestioni legnose (corteccia, tabacco) e maderizzazioni austere: il tutto concentrato in un sorso denso, etilico e insieme di elegante asciuttezza. Da gustare con la dovuta calma: magari anche assecondandone i ritmi, nella vocazione all’invecchiamento.

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Draco del birrificio Montegioco

Stile: Barley Wine
Fermentazione: Alta
Colore: Bruno
Alcol: 11% vol
Temperatura di servizio: 12-14 °C
Bicchiere: Balloon