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Culovra del birrificio Yblon

Un tuffo nel passato, e forse anche nel futuro. Nel senso che la Culovra, firmata a Ragusa dal marchio Yblon, rappresenta una bevuta riconducibile a quel repertorio classico delle tipologie tipiche di Fiandra e Vallonia che ha fatto la storia del bere birra in Italia; che negli anni ha poi dovuto accettare l’egemonia acquisita dal segmento luppolato e nuovomondista; ma che, chissà, com’è accaduto ad altri perimetri stilistici, potrebbe prendersi in prospettiva le proprie rivincite sul mercato nazionale, riconquistando spazio e sostenitori devoti.

Quanto a questa birra nello specifico, si tratta di una piacevole interpretazione del genere di riferimento. Al banco d’assaggio, il colore è paglierino, l’aspetto velato, la schiuma rigogliosa e bianca; il profumo ricco e pertinente, segnato principalmente da note fruttate (banana, pera), speziate (chiodo di garofano, noce moscata, mirto) e floreali (peonia, glicine, sambuco); il palato appagante: improntato a una compresenza di calore (8.5 i gradi) e freschezza (corpo leggero e bollicina vivace a irrorare il cavo orale), nonché attraversato da una corrente di amaricatura fine e sottolineata dalla chiusura asciutta. Attraente e pericolosa. 

Culovra del birrificio Yblon

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Belgian Golden Strong Ale
Colore: paglierino
Gradi: 8.5% vol.
Bicchiere: calice a chiudere
Servizio: 9-10 °C