Cocco bello, Cocco Porter!
Il Watering Hole, situato vicino alla stazione di Shinjuku a Tokyo, è il sogno divenuto realtà di Ichiri Fujiura e di sua moglie. È considerato uno dei migliori pub di birra artigianale di Tokyo. Ichiri è anche un homebrewer navigato capace di birre estremamente creative, il cui nome negli USA è ricordato dai birrai casalinghi per aver dominato, nel lontano 1998, il concorso nazionale per homebrewers organizzato dall’American Homebrewers Association. Quell’anno conquistò tutti quelli che si trovavano a Portland per l’evento, giudici in primis ovviamente, con un’incredibile porter al cocco. Era la prima volta che si sentiva una birra capace di raccogliere i profumi del cocco e le note tostate dei malti e sicuramente Ichiri fu un pioniere in questo. Se andate pazzi per il cioccolato e il cocco dovete provare, o fare, questa birra.
La Coconut Porter, questo il nome, era una bomba nel 1998. La creatività di questa birra ha contagiato sia gli homebrewers americani che i birrifici artigianali. Nel 2012 il birrificio hawaiano Maui Brewery ha vinto il torneo annuale “Beer Madness” organizzato dal Washington Post, proprio con una Porter al cocco. Tutto questo vi suona strano? Può darsi abbiate ragione, ma vi assicuro che stiamo parlando di una birra di grande piacevolezza. Ed è pure facile da fare. Il segreto sta nel tostare leggermente le scaglie di cocco non zuccherate. I malti tostati aggiungono un carattere ricco e note cioccolatose, equilibrate da una moderata quantità di alcol e dalle sensazioni del cocco. Il contributo di quest’ultimo può essere maggiore o minore a seconda delle preferenze. L’importante è mantenere equilibrio e beva, così che un assaggio richiami il successivo.

YOU GOTTA GO COCONUT PORTER
Tipologia ricetta: All Grain
Quantità prodotta 23 litri
MALTI:
3.2 kg Marris Otter
0.9 kg Munich
454 g English crystal
257 g Aromatic malt
257 g English chocolate
257 g Gambrinus honey
257 g Debittered black malt
84 g English black malt
227 g scaglie di cocco essiccate in casa (150 C per 10-15 minuti), aggiunte in fermentazione primaria.
LUPPOLI:
21 g English Fuggles o Golding hops: 4 HBU (112 MBU) – 60 minuti
14 g English Challenger hops: 3 HBU (84 MBU) – 60 minuti
28 g English Kent Golding hops – 20 minuti 28 g Santiam hops – 5 minuti
14 g Santiam hop pellets in dry hopping 
1 g Irish Moss powder
FERMENTAZIONE:
White Labs Cry Havoc yeast o Irish Ale Yeast
175 ml di zucchero (destrosio) o 300 ml estratto di malto secco nel caso di imbottigliamento
80 ml di zucchero (destrosio) per infustamento
Effettuate un ammostamento a infusione. Aggiungere 11,5 l di acqua a 61,5°C ai cereali tritati, mescolare, stabilizzare e mantenere la temperatura a 53°C per 30 minuti. Aggiungere 6 litri di acqua bollente e scaldare fino a portare la temperatura a 68°C per circa 30 minuti. Poi aumentare la temperatura a 75°C. Filtrare ed effettuate lo sparging con 13,5 litri di acqua a 77°C. Raccogliere circa 25 litri di deflusso. Aggiungere il luppolo a 60 minuti e portare a bollore pieno e vigoroso. Il tempo totale di ebollizione sarà di 60 minuti. Quando restano 20 minuti aggiungere il relativo luppolo. Quando manca 10 minuti aggiungere l’Irish Moss. Quando restano cinque minuti aggiungere il Santiam. Dopo che il mosto ha raggiunto una bollitura di 60 minuti spegnere il fuoco e mettere la pentola (con coperchio) in acqua fredda per 45 minuti. Continuare a raffreddare in immersione o se- condo il metodo che preferite. Filtrare e portare il volume totale a 21 litri, con acqua fredda supplementare se lo si ritiene. Aerare il mosto molto bene. Aggiungere le scaglie di cocco tostate. Inoculate il lievito quando la temperatura del mosto è di circa 21°C. Fate fermentare a questa temperatura per circa una settimana o fino a quando la fermentazione mostra segni di arresto. Travasare e ag- giungere il luppolo per il dry hopping. Se avete la possibilità di stoccare la birra a temperatura controllata, mantenetela a circa 12.5°C per circa una settimana. Effettuare la rifermentazione in bottiglia o in fusto.
di Charlie Papazian