“Oggi è un giorno difficile. Il Birrificio Indipendente Elav conclude la sua fantastica avventura. Salutiamo tutti quelli che ci hanno voluto bene e sostenuto in questi meravigliosi anni”. Poche righe affidate ai social annunciano la chiusura del Birrificio Indipendente Elav rendendo di fatto più povero il nostro piccolo modo brassicolo . Si tratta di una delle chiusure più illustri del periodo post Covid che ci fa capire quanto profonde siano le ferite che la pandemia ha lasciato nel mondo brassicolo. Elav nasce nel 2003 come beerfirm per poi diventare birrificio nel 2010. Lo stile del birrificio caratterizzato da una ampia gamma e da una grande attenzione all’aspetto grafico viene subito apprezzato e nel 2015 Elav aumenta la capacità produttiva da 300 a 2000 litri a cotta. Nel 2015 Il birrificio diventa una vera e propria società agricola e acquista i primi campi ai piedi di Bergamo Alta, nella Val d’Astino. Ad Elav sono collegati tre locali, il primo è Il Clock Tower Pub di Treviglio, aperto nel 2000 e dove di fatto è nata l’idea di Elav, al quale si sono aggiunti Cascina Elav, nel 2016 , Elav Kitchen and Beer a Bergamo Alta nel 2018.
La causa della chiusura di Elav è da ricercare principalmente nei grandi problemi che hanno dovuto affrontare le attività di somministrazione a seguito dei continui fermi imposti dalle misure antiCovid – ricordiamo che il bergamasco è stata una delle zone più tragicamente colpite dalla pandemia. Il blocco dei locali di proprietà e degli eventi brassicoli che vi venivano organizzati ha portato gravi conseguenze anche in produzione, sia in termini di mancata vendita che di riduzione del personale, tematiche gravi purtroppo comuni a molti. Questa situazione negli ultimi tre anni si è tradotta in ingenti problemi finanziari culminati purtroppo con la decisione di terminare l’attività.
Non resta che fare un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi di Elav per il futuro e fare un doveroso ringraziamento per il loro apprezzatissimo sforzo.
