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Bubala del birrificio White Tree

Beer-firm con ferma intenzione di spiccare il volo verso la dimensione di impianto proprietario, il marchio campano White Tree (Caserta), presenta in gamma anche questa interpretazione davvero territoriale del genere Milk Stout. Si chiama Bubala, con evidente riferimento alla bufala, capo bovino che è tra i fiori all’occhiello della filiera alimentare tipica di questa parte d’Italia. Ebbene, in questo caso si utilizza non il ricco latte, bensì il siero che ne deriva contestualmente alla formazione della cagliata destinata a diventare golosa Mozzarella. Un siero a sua volta ben equipaggiato in proteine e in grassi pure, applicato a una ricetta essa stessa piegata – ma giudiziosamente – verso suggestioni Usa (il grist bill comprende malti Pale, Crystal e di segale più avena in fiocchi; la luppolatura affianca il Columbus all’East Kent Golding; il lievito inoculato è l’US-05).

Ma veniamo all’assaggio. Colore ebano, schiuma fitta e ampia, dalla tonalità crema caffè; aroma pieno, di consistenza quasi tattile, soffice: evoca lavorazioni a base di cacao (caramella di latte, panna cotta), il caffè e l’orzo in tazza, la frutta secca tostata e in parte la liquirizia; infine, la struttura gustativo-palatale: di matrice morbida, presenta un ingresso propriamente dolce, una prosecuzione abboccato-torrefatta, una chiusura non secca, ma discretamente snellita. Sorso impegnativo (il grado alcolico è, tra l’altro, su quota 6.5), ma dotato di organicità. 

Bubala del birrificio White Tree

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Milk Stout
Colore: scuro
Gradi alcolici: 6.5% vol.
Bicchiere: pinta
Servizio: 10-12 °C