Birrai per un giorno alla Hook Norton
Il sogno di ogni appassionato di birra (specie se con l’hobby dell’homebrewing)? Trascorrere un giorno da protagonista nella sala cottura del suo produttore preferito. Ebbene, in Inghilterra il desiderio diventa realtà, grazie all’iniziativa della Hook Norton, marchio tradizionale (la fondazione risale al 1849) con sede nell’omonimo villaggio dell’Oxfordshire: la cui proprietà – tuttora familiare – ha deciso di aprire le porte al pubblico, dando, a chi voglia, la possibilità di preparare la propria Ale o Stout che sia, utilizzando appunto le attrezzature dello storico stabilimento. L’opportunità, peraltro impagabile anche per la ricchezza di nozioni tecniche che se ne possono apprendere (le operazioni di lavoro si svolgono sotto la guida dello stesso staff di brassaggio aziendale, a stretto contatto quindi con i suoi addetti), non è comunque concessa così a buon mercato. Il pacchetto giornaliero costa infatti 500 Sterline (circa 680 Euro); cifra che comprende un pranzo a buffet, una targhetta da impianto di spillatura personalizzata e due Firkins (unità di misura – e tipo di cask – ciascuna delle quali equivale a 72 pinte) della birra sfornata.
A cornice del tutto – ed è questo parte del grande valore aggiunto di una simile opportunità – la straordinaria aura di suggestione che avvolge la Hook Norton: le cui attrezzature, ad esempio, hanno funzionato fino al 2006 con un sistema di alimentazione a vapore, sfruttando un generatore pittoresco (con ancora componenti a manovella) che era l’ultimo funzionante in tutto il Regno Unito.
Inoltre il sito ha l’architettura della tipica tower brewery vittoriana, nella quale tutte le fasi del processo si svolgono seguendo l’ordine dei piani dell’edificio, dal più alto al terreno. E ora, proprio qui, in quest’angolo di archeologia brassicola vivente, tutti possono diventare birrai per un giorno.
Chissà se qualche microbirrificio italiano prenderà spunto da questa operazione commerciale?