Un sorso e qualche fusa, benvenuti al cat-pub!
Pet therapy e beer therapy, insieme. L’unione fa la forza, nel nome del benessere del consumatore. Succede in varie parti del mondo, a dire la verità; ma il caso che sta facendo parlare di sé in questi giorni è quello del Bag of Nails di Bristol, locale che abbraccia la nuova tendenza portando (questo l’elemento di presa sulla curiosità del pubblico) una ventata di inusualità proprio nel cuore della vecchia Inghilterra, dove il pub è un tempio e le sue regole altrettanto liturgie. Eppure, in questo piccolo ritrovo del sudovest del Regno, i passionisti della buona birra e di coccole feline hanno il loro eden: qui infatti hanno domicilio ben 15 mici (e prima erano addirittura 24), tutti socievoli e pronti a farsi carezzare dagli avventori, quanto a dar loro affettuose zuccate.
Spiega il proprietario, Luke Daniels, che di fronte alla particolarità dell’ambiente la reazione della clientela e dei turisti è stata molto positiva. Solo in pochi preferiscono cambiare indirizzo (magari spinti da una specifica allergia al pelo), dopo aver scoperto la miagolante colonia tra moquette e spine. Per il resto, com’è noto, l’interazione tra persone e animali è assai benefica; e non c’è da dubitare che (guardandola dalla parte delle bestiole), anche il loro benessere, al Bag of Nail, sia una priorità.
Peraltro chi voglia sperimentare il crossover tra sorso e fusa non deve necessariamente recarsi in Gran Bretagna: altri cat-pub già attivi e noti da tempo come il Cafe des Chats (Parigi), il Miagola Caffè (Torino), il Romeow Cat Bistrot (Roma) e il Crazy Cat Café (Milano).
Volevo segnalare anche il Knulp di Fondi(Latina) con il suo Romeo