Birra e smartphone: le app utili per gestire la sbronza
Serata a briglia sciolta al pub? Una birra sta tirando l’altra e si rischia di ordinarne giusto quella in più che ci farebbe abbandonare definitivamente il contatto con la realtà? A vigilare sulla propria sobrietà ci prova la tecnologia, con alcune app per smartphone. Una di queste ha volto e nome femminili: si chiama D-Arianna e a svilupparne il sistema è stato un gruppo di ricercatori del dipartimento di Medicina e chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca, in partnership con psichiatri dello University college di Londra. La missione della speciale applicazione è quella di ridurre il fenomeno sociale del binge drinking (ubriachezza da tracannamento in velocità).
Come funziona Arianna? Installandola sul proprio cellulare, individua le soglie di rischio, ponendo al possessore una serie di domande sulle proprie abitudini relative al consumo etilico e ad altri aspetti della sua quotidianità (stile di vita, frequentazioni, background familiare, successo nello studio o nel lavoro). Le risposte, elaborate attraverso un algoritmo, consentono di ottenere una percentuale di rischio individuale, in pratica una stima delle probabilità d’incappare in una sbronza dopo un certo numero di bicchieri. Ma, come si dice, uomo avvisato mezzo salvato! E in effetti, i conti sembrano tornare. Test effettuati su 507 giovani – tutti tra i 18 e i 24 anni, coinvolti in prossimità di pub, discoteche e aree della movida milanese – hanno individuato tre livelli di rischio (basso, 0-43%; moderato, 43.1-82%; alto, 82.1-100%); dopo due settimane, il fenomeno del binge drinking pare essersi più che dimezzato, passando da una frequenza del 37 a una del 18%.
Se D-Arianna è l’ultima trovata in fatto di programmi anti-ciucca, non si tratta certo dell’unica App in commercio destinata a gestire aspetti specifici delle “notti brave”. Ad esempio, chi non ha mai sentito, durante una serata di lunghe bevute in compagnia, quell’impellente e urgente bisogno di espellere il surplus bevuto? Magari siamo già usciti dal locale quando accade l’inevitabile: si “rompono le acque”, e a quel punto non sono molti i passi a disposizione per gestire il problema nella maniera canonica e civile. In soccorso dell’incontinenza da birra arrivano Free Pee (per Android) e Where to Wee (per iPhone), due app che promettono di individuare il bagno pubblico più vicino alla nostra posizione.
A quanti invece, alzando un po’ il gomito, diventano estremamente social, con rischi annessi (flirtare in maniera spinta, chiamare l’ex, etc…), sicuramente potrà rimanere utile Designated Dialer (per iPhone), che seleziona i contatti da non chiamare o messaggiare una volta persi i freni inibitori. Sempre su questo filone Drunk Lock (per Android), che – per la serie meglio mettere le mani avanti – blocca in contemporanea chiamate, tweets, messaggi o post su Facebook e tutti i social.
Se qualcuno invece vuole arginare i rischi di un colossale post-sbronza il consiglio rimane sempre lo stesso: bere acqua durante la “notte brava”. Applicazioni come Waterlogged (per iPhone) e Drink Water (per Android) risultano molto utili impostando un promemoria sonoro che scatta ogniqualvolta è necessario un bicchiere d’acqua. Nel day after, invece, app come Hangover Cures (sia per iPhone che per Android) risultano utili elencando alcuni buoni metodi per riprendersi dai postumi.