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Birra e bicchieri: lo schnitt e il dwarf ale glass

Nell’attuale fase di sviluppo di un costume birrario sempre più orientato verso l’esperienza dell’assaggio, non in sostituzione ma in affiancamento alla pratica della bevuta serena e su volumi (volendo anche) cospicui, il frequentatore di pub, beer-shop e birrifici dotati di angolo da degustazione ha chiaramente familiarizzato con i bicchieri di piccola taglia, adatti, appunto, per consumare piccole quantità di tanti prodotti diversi. Ebbene, nonostante una diffusione riconducibile senz’altro agli ultimi venti o trent’anni di tali abitudini e dei loro propri strumenti, questi ultimi non sono frutto esclusivo della contemporaneità: hanno invece loro specifici antenati, ciascuno con rispettivi periodi di massimo splendore, per risalire ai quali occorre andare indietro nel tempo fino a un paio di secoli fa.

I moderni formati da sampling presentano ad esempio sagome delle quali non sfugge, già a una prima occhiata, l’affinità con quelli che un ricercatore attento come Randy Mosher annovera, nel suo volume dal titolo Tasting Beers, con la designazione di english dwarf ale glasses. Si tratta di esemplari, come logico, di minute dimensioni; che nella morfologia possono essere descritti quali miniature di altri modelli (soprattutto pokal, calici stessi, tapered glass) ciascuno dei quali è magari abbastanza comunemente conosciuto, ma con proporzioni maggiori.

Schnitt 2

Entrati nell’uso abituale delle classi benestanti britanniche tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, erano di solito assai decorati (incisi con linee o con la stilizzazione di fiori di luppolo o spighe d’orzo); e li si metteva in tavola soprattutto per il sorseggio di birre di forte gradazione, in specie  quelle che, brassate in estate, venivano centellinate da ottobre in poi, con l’avanzare della stagione meno calda. La loro eclisse? Probabilmente connessa proprio al venir meno dell’idea di birra come bevanda adatta alla meditazione.

Passa comunque un secolo e, dall’altra parte dell’Oceano, negli Stati Uniti, fa la sua comparsa un bicchiere dalla geometria del tutto diversa, ma analogo per la calibratura. Si chiama, Schnitt; la sua sagoma è quella di una pinta (inglese o americana che sia) in scala mignon; la sua funzione originaria non quella (odierna) di effettuare assaggi in serie di due dita di birra, bensì quella di quella servire la birra stessa, in automatico, come whisky chaser: come, cioè, goccetto rinfrescante buttato giù immediatamente dopo il distillato ad alto contenuto alcolico, per avvertirne meno l’impatto!