Ambrosia del birrificio Toccalmatto
L’ambrosia, lo suggerisce la sua etimologia, è il cibo (e la bevanda) degli dei immortali: ce lo racconta la mitologia greca. Nome molto “impegnativo”, quello che la banda di Toccalmatto ha scelto per questa blanche, belga d’ispirazione, ma italiana in quanto a caratterizzazione. Più fiori che spezie, nessuna sensazione agrumata, di coriandolo neanche a parlarne: malto d’orzo e di grano, fiocchi di avena e di grano, luppolo challenger, fiori freschi di sambuco, fiori di gelsomino e di erica, miele di erba medica. Il tutto in questi 4,5% di vol. alc., con un IBU che non dovrebbe superare i 20.
E’ una birra che non ti aspetti, e che ti lascia, di primo acchito, anche un po’ spiazzato. Molto beverina, questo sì, con un corpo molto esile ed una schiuma un po’ “ballerina”, molto veloce nella sua dipartita. La scarna carbonazione non aiuta, anzi, contribuisce ancor di più ad allontanarla dal profilo “classico” delle biere blanche. Una volta superate queste possibili “scostaure” e scandagliate la varie sfaccettature, l’Ambrosia si è rivelata comunque birra apprezzabile.
La caratterizzazione principale le deriva un floreale diffuso e molto accentuato, sia all’aroma che al gusto: i fiori di sambuco e gelsomino ci sono e si fanno sentire, conferendo delicatezza ed eleganza, ma anche un tendenzialmente pericoloso effetto camomilla-tisana. Rotonda e molto watery al palato e in bocca, dove il floreale rigoglioso lascia piano piano il posto ad una morbidezza diffusa, dovuta anche all’uso dell’avena, e ad una sensazione generale di cereali ricca e apprezzabile. Un po’ corto e labile il finale, con le note di frumento in bella evidenza. Niente a che vedere con la Jadis, la loro dubble white più adatta al periodo invernale, ma comunque una blanche più che dissetante, sicuramente adatta per la stagione più calda.
Ambrosia del birrificio Toccalmatto
Fermentazione: Alta
Stile: Blanche
Colore: Dorato
Gradi alcolici: 4,5° vol.
Bicchiere: Thumbler
Servizio: 6-8°C