AB InBev e Sab Miller: matrimonio ufficiale e nuova offensiva craft
AB InBev (da colosso conquistatore) e Sab Miller (ex rivale, ormai domata) convolano a nozze. Definitivamente. La formula di rito, se c’è qualcuno che intende opporsi parli ora o taccia per sempre, è stata pronunciata; le riserve sono state ascoltate e rimosse. Ultima a sciogliersi, in ordine di tempo, quella degli azionisti del gruppo acquisito, che hanno approvato l’operazione – valore finale 103miliardi di dollari – con il 95,46% di voti a favore, concludendo il processo di fusione avviato un anno fa. Per ultimare il quale, superando le eccezioni delle Autorità Antitrust statunitense ed europea, la nuova mega-concentrazione ha dovuto cedere alcune porzioni del patrimonio facente capo alla società inglobata: ovvero diversi brand da essa in precedenza controllati, quali l’italiano Peroni, l’olandese Grolsch e l’inlgese Meantime.
A prescindere da qualsiasi contrarietà di principio al configurarsi, nel settore birrario, di assetti dominanti provvisti di posizioni egemoniche con tali proporzioni (il nuovo colosso avrà in mano circa un terzo del mercato planetario), spiacerà sapere che la maxi-manovra di incorporo costerà il posto a tanti dipendenti. Le dirigenze di entrambe le compagnie, infatti, confermano un piano di razionalizzazione dei costi, in più fasi graduali, destinato a tradursi in licenziamenti su larga scala: e il gigante globale dei mass media Bloomberg parla di circa 5.500 persone. Tornando al business, AB InBev, insieme al sì definitivo di Sab Miller, annuncia anche l’intensificazione del rapporto con la Craft Beer Alliance (sigla titolare dei marchi Kona Brewing, Widmer, Redhook, Omission e KCCO), della quale già è proprietario al 32.2% nonché distributore internazionale. Oltre a potenziarne, appunto, l’attività di veicolazione commerciale, il massimo gigante birrario mondiale supporterà CBA nell’assorbire altri marchi artigianali, offrendo i suoi impianti per aumentare la produzione, elevando il proprio impegno da contoterzista fino a un livello pari a 570mila ettolitri.