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Tsar del birrificio Buxton

tsar_keg_font_badgeEbbene sì, diavolo d’un Buxton, hai vinto anche stavolta. La si giri un po’ come si vuole; si abbia o meno simpatia per un marchio che – con base nell’omonima cittadina del Derbyshire, al cuore della tradizione birraria britannica – ha optato, dichiaratamente, per i luppoli della nuova generazione; al di là di tutto ciò, occorre riconoscere che, sotto queste insegne, ogni pinta è una sentenza. Anche in questo caso, anche cioè di fronte a un prodotto che nasce sprizzando “voglia di essere eccessivo”, la bevuta – per quanto effettivamente massiccia e impegnativa – si rivela voluttuosa e seducente: dotata (se non di equilibrio in senso stretto) di una forza di seduzione che spinge a insistere, a esplorare ogni anfratto di un’impalcatura gustolfattiva nella quale rifulgono, davvero, tutti i colori del nero.

Scura e impenetrabile come la notte, fatte salve le canoniche bordature di schiuma nocciola, la Tsar (nome che, evocando il titolo degli autocrati pre-sovietici, rappresenta un evidente omaggio allo stile d’appartenenza, quello delle Imperial Russian Stout) esplode senza esitazioni una serie di bordate odorose nelle quali tocchiamo con mano tutte le energie di questo genere brassicolo dal fascino straordinario. Molta torrefazione, anzitutto (moca, orzo, cioccolato); ma anche, agganciandoci all’ultimo tasto sensoriale menzionato, la suggestione delle fave di cacao, in cui la venatura acidula della fermentazione conferisce un quid di rustico e di scontroso, la cui naturale prosecuzione sono le sottili punture di salamoia e salsa di soia. Lati ruvidi del carattere ben bilanciati peraltro da cremosità sia alcoliche (come di liquore al caffè: 9.5 la gradazione), sia fruttate (prugna disidratata, uvetta, ribes nero); e poi tabacco e ancora, alla fine, un dolceamaro rizomatoso, erboristico, di liquirizia. Si passa all’assaggio e quanto detto finora torna in rassegna ordinata, avvolto e amalgamato da una connettività di sorso tutta velluti e densità: per la serie repetita juvant, senza che niente di tale reiterazione generi stanchezza o stucchevolezza. Che dire di più? Cesellata.

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Tsar del birrificio Buxton

Fermentazione: Alta
Stile: Imperial Russian Stout
Colore: Nero
Gradi Alcolici: 9.5% vol.
Bicchiere: Pinta
Servizio: 13-15°C