Tagliolini alla tinca e lichtenhainer
Una ricetta semplice ma gustosa con un ingredienti tipico delle zone del Trasimeno: la tinca affumicata. La tinca è un pesce abbastanza grasso, ovviamente di acqua dolce, con carni molto compatte. Viene pescato o allevato e nella zona del lago Trasimeno, in Umbria, è facile trovarla sotto forma di patè o in comodi tranci affumicati sottovuoto. Per la nostra ricetta useremo la tinca affumicata con anche la pelle
La ricetta
Ingredienti per due persone
200 gr di tagliolini
300 grammi di carpa affumicata con la pelle
Una noce di burro
Un cucchiaio di olio
uno spicchio d’aglio
Erba cipollina
Grani di pepe
Scorza di limone
Mettete l’acqua a bollire, salatela poco. Nel frattempo cuoceremo la tinca. In una padella scaldate due noci di burro e poco olio in una padella. Aggiungete uno spicchio d’aglio, dell’erba cipollina (oppure la parte verde di un cipollotto tagliata sottile) e, se volete, qualche grano di pepe. Scaldate per qualche minuto, rimuovete l’aglio e schiacciate i grani di pepe. A questo punto mettete la tinca dal lato senza pelle per qualche secondo, poi giratela sul lato della pelle. Fate cuocere a fuoco molto basso in modo che il grasso sotto la pelle si sciolga. Una volta sciolto tutto il grasso separate la carne dalla (potete continuare a lasciare la pelle nella padella per estrarre il massimo del sapore). Aggiungete un po’ di acqua o un po’ di brodo vegetale leggero, oppure un fumetto fatto con le lische della tinca se le avete, così che la carne della tinca si ammorbidisca e sminuzzatela con una spatola o con una forchetta . Una volta raggiunta la consistenza desiderata spegnete e togliete la pelle.
Quando l’acqua bolle buttate i tagliolini. Scolate la pasta molto al dente e passatela nella padella con la tinca con un un mestolo d’acqua di cottura e mescolate, aggiungete altra acqua fino a cottura della pasta. Impiattate e spolverate con una generosa grattata di scorza di limone.
Nel bicchiere
Questo piatto è decisamente divertente da abbinare. Come opzione preferita proponiamo di optare per una Lichtenhainer: con le sue note acide e rinfrescanti contribuirà a bilanciare la grassezza del piatto e, contemporaneamente gli aromi citrici e affumicati riprenderanno la scorza di limone e la triglia. Un abbinamento che alleggerisce il piatto sottolineandone la nota principale.
Rimanendo su un abbinamento “fresco” possiamo affidarci ad una gose, le cui note citriche e sapide arginano e contemporaneamente accompagnano il piatto -interessante anche la nota affumicata della carpa sul sorso ella birra. Diversamente è possibile optare per una saison, magari molto secca, capace di contrastare il piatto con il maggiore grado alcolico e la decisa effervescenza tipica dello stile arricchendo contemporaneamente il bouquet aromatico del piatto, di fatto non molto vario.
Sicuramente molti leggendo “affumicato” hanno pensato alle rauch tipiche della zona di Bamberga che, però non sono la nostra prima scelta. Se una helles con malti affumicati rischia infatti di essere travolta dalla grassezza del piatto al contempo una marzen potrebbe scontrarsi con le note citriche del piatto. Magari si potrebbe provare evitando la scorza di limone sul piatto, ma la sensazione di affumicato diverrebbe probabilmente troppo intensa. Qualora si volesse davvero procedere nel senso lemon-free ci sentiamo di consigliare una dunkel oppure una extra special bitter.